Di seguito il testo della canzone Rossi: L'Orfeo, Act 3: "Lasciate Averno" (Orfeo) , artista - Philippe Jaroussky, Луиджи Росси con traduzione
Testo originale con traduzione
Philippe Jaroussky, Луиджи Росси
Orfeo
Lasciate Averno, o pene, e me seguite!
Quel ben ch’a me si toglie
riman là giù, né ponno angoscie e doglie
star già mai seco unite.
Più penoso ricetto
più disperato loco
del mio misero petto
non ha l’eterno foco;
son le miserie mie solo infinite.
Lasciate Averno, o pene, e me seguite!
E voi, del Tracio suol piagge ridenti,
ch’imparando à gioir da la mia cetra
gareggiaste con l’Etra,
hor, all’aspetto sol de’ miei tormenti
d’horror vi ricoprite.
E tu, cetra infelice,
oblia gli accenti tuoi già sì canori,
e per ogni pendice
vien pur meco piangendo i miei dolori.
Son le gioie per noi tutte smarrite.
Lasciate Averno, o pene, e me seguite!
Ma che tardo à morire,
se può con lieta sorte
ricondurmi la morte
alla bella cagion del mio languire?
A morire!
A morire!
A morire!
A morire!
Orfeo
Lasciate Averno, o pene, e me seguite!
Quel ben ch'a me si toglie
riman là giù, né ponno angoscie e doglie
stella già mai seco unite.
Più penoso risotto
più disperato loco
del mio misero petto
non ha l'eterno foco;
son le miserie mie solo infinite.
Lasciate Averno, o pene, e me seguite!
E voi, del Tracio suol piagge ridenti,
ch'imparando à gioir da la mia cetra
gareggiaste con l'Etra,
hor, all'aspetto sol de' miei tormenti
d'orrore vi ricoprite.
E tu, cetra infelice,
oblia gli accenti tuoi già sì canori,
e per ogni pendice
vien pur meco piangendo i miei dolori.
Son le gioie per noi tutte smarrite.
Lasciate Averno, o pene, e me seguite!
Ma che tardo a morire,
se può con lieta sorte
ricondurmi la morte
alla bella cagione del mio languire?
A morire!
A morire!
A morire!
A morire!
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