Corrido de Chito Cano - Ramón Ayala

Año del setenta y uno, el mes de octubre corría

En Reinosa Tamaulipas, al despuntar nuevo día

Hirieron a Chito Cano, no se sabe quién sería

Que bonitos son los hombres, no se les puede negar

Aún después de caído, tuvo la fuerza de hablar

No corran, no sean cobardes, acábenme de matar

Con un balazo en la espalda, él todavía se reía

No los creía tan cobardes, hampones o policías

Me pegaron por la espalda, de frente no se podía

Se presentó Chon García a hablar con la judicial

Para que maten a Chito trabajo les ha de dar

No más sálganle al camino, sombreros van a sobrar

De Reinosa a Matamoros, de Monterrey a Laredo

Anden con mucho cuidado, agentes y pistoleros

Todavía soy Chito Cano y todavía no me muero

Ya con ésta me despido, sin agravios ni rencores

Lo que se presta se paga, tengan presente señores

Si al cielo avientas la daga, va en busca de los traidores

Anno settantuno, correva il mese di ottobre

A Reinosa Tamaulipas, all'alba di un nuovo giorno

Chito Cano è rimasto ferito, non si sa chi fosse

Quanto sono belli gli uomini, non possono essere negati

Anche dopo essere caduto, ha avuto la forza di parlare

Non correre, non essere codardo, uccidimi e basta

Con una pallottola nella schiena, stava ancora ridendo

Non pensavo fossero tali codardi, gangster o poliziotti

Mi hanno colpito da dietro, da davanti tu non potevi

Chon García sembrava parlare con la corte

Affinché uccidano Chito, deve dar loro lavoro

Non toglierti più di mezzo, i cappelli saranno lasciati

Da Reinosa a Matamoros, da Monterrey a Laredo

State molto attenti, agenti e uomini armati

Sono ancora Chito Cano e non sono ancora morto

Con questo ti saluto, senza rancore né rancore

Ciò che viene prestato si paga, tenete presente signori

Se lanci il pugnale al cielo, va alla ricerca dei traditori