A Sunday In Madrid - Robert Wyatt

Pa arrives in the city of the closed doors

Greeted by miners from Asturias

His limousine streaks past giant shiny moneyboxes

Huddled together for warmth

He is deposited in his inner chamber

Later, Pa meets the bear, impersonates a tree

To confuse the hell’s gates dogs' sense of smell

And rests for chess with no-one

Then (amongst the closed doors) he shrinks

Is dwarfed by rabbits, expands again

To invade the destiny of fourteen mysterious others

Strangely clad, captured by a camera

Carefully arranged, with a space for his image

A plot hatched by fate

Pa looks for diversion in the written word

Meanwhile, the mundane world seeks solace in illusion

An imprisoned rainbow gives shelter to the homeless

A painted machine registers the weight of mystery

And for background interest a kilometre of women

Queue to kiss a wooden foot, patiently

The Queen had been

But no information, in the city of the closed doors

On Christian Spain

Elsewhere, bare buttocks wait their turn

In vain.

No guides available.

All busy in the Prado

Followed by shuffling feet.

Fascinated.

Perhaps

Outside again in the mundane world

In the city of the closed doors

Living men impersonate sleeping saints

On sundry raised surfaces, (like benches)

Art objects seat beadless (beneath coats)

Performance artists simulate poverty and beg

A day’s begging pays the entrance fee

To the Cinema of Terror.

A golden gas mask

Throw the torturers off the trail, amongst

The grazed walls of the city of the closed doors

Pa escapes

Samples the delights of raw fish, good wine

Closes the door of his inner chamber

Closes the door of his inner chamber, and sleeps

Pa arriva nella città delle porte chiuse

Accolto da minatori delle Asturie

La sua limousine passa davanti a giganteschi salvadanai luccicanti

Rannicchiati insieme per il calore

È deposto nella sua camera interna

Più tardi, papà incontra l'orso, impersona un albero

Per confondere l'olfatto dei cani delle porte dell'inferno

E riposa per gli scacchi senza nessuno

Poi (tra le porte chiuse) si rimpicciolisce

È sminuito dai conigli, si espande di nuovo

Per invadere il destino di quattordici altri misteriosi

Stranamente vestito, ripreso da una macchina fotografica

Disposto con cura, con uno spazio per la sua immagine

Una trama ordita dal destino

Pa cerca diversivo nella parola scritta

Nel frattempo, il mondo mondano cerca conforto nell'illusione

Un arcobaleno imprigionato dà rifugio ai senzatetto

Una macchina dipinta registra il peso del mistero

E per interesse di fondo un chilometro di donne

Fai la coda per baciare un piede di legno, con pazienza

La regina lo era stata

Ma nessuna informazione, nella città delle porte chiuse

Sulla Spagna cristiana

Altrove, le natiche nude aspettano il loro turno

Invano.

Nessuna guida disponibile.

Tutti impegnati al Prado

Seguito da piedi strascicati.

Affascinato.

Forse

Di nuovo fuori nel mondo mondano

Nella città delle porte chiuse

Gli uomini viventi impersonano santi dormienti

Su varie superfici rialzate (come panchine)

Oggetti d'arte sedile senza perline (sotto i cappotti)

Gli artisti della performance simulano la povertà e mendicano

Un giorno a mendicare paga la quota d'ingresso

Al cinema del terrore.

Una maschera antigas dorata

Getta i torturatori fuori pista, in mezzo

Le mura sfregiate della città delle porte chiuse

Pa fugge

Assaggia le delizie del pesce crudo, del buon vino

Chiude la porta della sua camera interna

Chiude la porta della sua camera interna e dorme