Linctus House - Robyn Hitchcock

You know i used to call my baby up

And we’d get real close

Just like the telephone was a sofa

And our thoughts would mingle

And we’d leave our minds wide open

Like a big window in the evening air

And we’d say

'hey baby, come on in and help yourself to my soul'

'hey baby, come on in and help yourself to my soul'

But these days, even saying, 'hello?

how are you?'

'i'm fine, how are you?'

takes a lot of sweat

Ain’t that a shame

Ain’t that a shame

But in linctus house

In my flesh hotel

I don’t care anymore

You know my baby and me

As kimberley would say

We’d curl up like two dogs

In front of a fire

And our eyes would reflect each other

In the warm long heat of love

Yeah, the warm long heat of love

And i would hear the rain falling

On the leaves outside

I could’nt stand to close the window

'cos i’d shiver if i left her side

But now i’d shake if we should meet

And i spend most of my time in the bushes

Ain’t that a shame

Know what you’re doing

Ain’t that a shame

Know what you’ve done

But in linctus house

In my flesh hotel

I don’t care anymore

'i understand how everything sometimes

Turns out to be nothing,' you say

But i wonder if you do

And if we understood each other

There’d be no need to talk

But even that, even talking is out of reach

Should i say it with flowers or

Should i say it with nails?

I’m not the kind to push you around

But i don’t want to make myself vulnerable

And if i was on my knees

You’d have a pretty good view of my skull

And i happen to know you’re carrying a chisel

But in linctus hotel

In my flesh hotel

I don’t care anymore

No

In linctus house

In my flesh hotel

I don’t care

Ain’t that a shame

Know what you’re doing

Ain’t that a shame

Know what you’ve done

Sai che chiamavo il mio bambino

E ci avvicineremmo molto

Proprio come il telefono era un divano

E i nostri pensieri si mescolerebbero

E lasceremmo le nostre menti spalancate

Come una grande finestra nell'aria della sera

E diremmo

"Ehi piccola, vieni dentro e aiutati con la mia anima"

"Ehi piccola, vieni dentro e aiutati con la mia anima"

Ma in questi giorni, anche dicendo, 'pronto?

come va?'

'Sto bene tu come stai?'

richiede molto sudore

Non è un vergogna

Non è un vergogna

Ma nella casa di Linctus

Nel mio hotel di carne

Non mi interessa più

Tu conosci il mio bambino e me

Come direbbe Kimberley

Ci rannicchiavamo come due cani

Davanti a un fuoco

E i nostri occhi si rifletterebbero a vicenda

Nel caldo lungo calore dell'amore

Sì, il caldo lungo calore dell'amore

E sentivo la pioggia cadere

Sulle foglie fuori

Non riuscivo a sopportare di chiudere la finestra

perché tremerei se avessi lasciato il suo fianco

Ma ora tremerei se dovessimo incontrarci

E trascorro la maggior parte del mio tempo tra i cespugli

Non è un vergogna

Sapere cosa stai facendo

Non è un vergogna

Sapere cosa hai fatto

Ma nella casa di Linctus

Nel mio hotel di carne

Non mi interessa più

'Capisco come tutto a volte

Risulta non essere nulla", dici

Ma mi chiedo se lo fai

E se ci siamo capiti

Non ci sarebbe bisogno di parlare

Ma anche questo, anche parlare è fuori portata

Dovrei dirlo con i fiori o

Dovrei dirlo con le unghie?

Non sono il tipo da spingerti in giro

Ma non voglio rendermi vulnerabile

E se fossi in ginocchio

Avresti una buona visuale del mio cranio

E mi capita di sapere che porti con te uno scalpello

Ma nell'hotel Linctus

Nel mio hotel di carne

Non mi interessa più

No

Nella casa di Linctus

Nel mio hotel di carne

Non mi interessa

Non è un vergogna

Sapere cosa stai facendo

Non è un vergogna

Sapere cosa hai fatto