Scattering the Timeweb - Satariel

I made the posture of EIXI

I drew the sign of the southern tower

Awoke in a distant sea of purple and bliss

In a far off corner of a world close, still afar

The stroke of God’s hand upon my brow

A subparticular caress of the universe

As in a fevery dream I meet a greater reality

I took hold of time, by a note in minor b

A ladder of light, seen not by eye but mind

Appearing before me in this grandeur rite

I splinter the frosted web of time with the cup

I leap forward into a history ancient and bygone

In the palm of my hand I read of God’s creation

And in my spine I felt its end

An ever raging pool of unpredictability

I dived and swam on the back of a whale of white noise

In the palm of my hand I read of God’s creation

And in my spine I felt its end

Ho fatto la postura di EIXI

Ho disegnato il segno della torre sud

Mi sono svegliato in un lontano mare di viola e beatitudine

In un angolo lontano di un mondo vicino, ancora lontano

Il tocco della mano di Dio sulla mia fronte

Una carezza subparticolare dell'universo

Come in un sogno febbrile incontro una realtà più grande

Mi sono impossessato del tempo, con una nota in minore b

Una scala di luce, vista non con gli occhi ma con la mente

Appare davanti a me in questo rito di grandezza

Spezzo la ragnatela smerigliata del tempo con la tazza

Salto in avanti in una storia antica e passata

Nel palmo della mia mano leggo della creazione di Dio

E nella mia colonna vertebrale ho sentito la fine

Una riserva sempre piena di imprevedibilità

Mi sono tuffato e nuotato sul dorso di una balena di rumore bianco

Nel palmo della mia mano leggo della creazione di Dio

E nella mia colonna vertebrale ho sentito la fine