Invertahate - Slugdge

A dark, defiling spectre from the wastes

Horrendous terror from the Tundras of Eurgh

His fringe encrusted with adamantine plates

A dripping maw of molten obsidian

The Grand Vizier to the Sultan of slime

Beholder of he whose face is the void

His name;

profane, the slug of revelation

his radula swallowing galaxies whole

Insane, derranged, personified negation

Drags infidels into the blackest of holes

Rhaexorog the lord of all protector of what lies beyond

the greatest of the chosen ones, anointed of the netherslugs

For us to see his glistening skin is to know true pain within the flames

ejected from his pneumastome, defender of the Mucus Throne.

For mortals cannot leave behind, their coils within this place confined

A paradise you’ll never know, for death is all the future holds

The Great Attractor of outer dark

Awaits beyond the light of the brightest stars

For an eternity his hunger grows

From spheres of chaos in the vast unknown

For war, for plague, famine and death

His tendrils stretched innumerable prongs

that rip and tear apart the fabric of worlds

depraved, his lust for annihilation

reduce star systems into ashes and dust

Voracious appetite for deconstruction

Fear the shaker of foundations

Harbinger of shadow show me the endless void

where all is sorrow when there is nought left to destroy.

Uno spettro oscuro e contaminante dei rifiuti

Terrore orrendo dalle tundre di Eurgh

La sua frangia incrostata di lastre di adamantino

Fauci gocciolanti di ossidiana fusa

Il Gran Visir al sultano della melma

Osservatore di colui il cui volto è il vuoto

Il suo nome;

profano, la lumaca della rivelazione

la sua radula ingoia intere galassie

Negazione folle, squilibrata, personificata

Trascina gli infedeli nel più nero dei buchi

Rhaexorog il signore di tutti i protettori di ciò che sta al di là

il più grande degli eletti, unto delle netherslugs

Per noi vedere la sua pelle scintillante è conoscere il vero dolore tra le fiamme

espulso dal suo pneumastomo, difensore del Trono del Muco.

Perché i mortali non possono lasciarsi alle spalle, le loro spire confinate in questo luogo

Un paradiso che non conoscerai mai, perché la morte è tutto ciò che riserva il futuro

Il grande attrattore dell'oscurità

Attende oltre la luce delle stelle più luminose

Per un'eternità la sua fame cresce

Dalle sfere del caos nel vasto ignoto

Per la guerra, per la peste, la carestia e la morte

I suoi viticci tendevano innumerevoli rebbi

che lacerano e lacerano il tessuto dei mondi

depravato, la sua brama di annientamento

ridurre i sistemi stellari in cenere e polvere

Vorace appetito per la decostruzione

Temi chi scuote le fondamenta

Araldo dell'ombra mostrami il vuoto infinito

dove tutto è dolore quando non c'è più niente da distruggere.