Flesh Is Heir - The Amenta

Frail flesh is heir

To a sea of troubles

And the human condition

Impaled upon the horns of choice:

To linger, twilit

In fringes of oblivion

Or to bury hardened heels

Stubborn, in fallow dirt?

There is nobility

In the vacance of the vessel

The dirt smeared beast

Spine bent under burden

Struggles through the muck

And is reborn in the mud

To struggle, beaten

Bloody but unbowed

Or to buckle at the knees

And draw mud into lun

Now the second:

The obliterate’s nature

And invertebrate mutt

Or self-contained god?

The quietus of cowards

Or a divine transcendence?

There is nobility

In the vacance of the vessel

The flesh is heir

To a pale cast of thought

To a bare breast to whips

Or by ignoring, end them?

All that matters is struggle

The third question;

The nature of the realist

A worm feeding on mud

Or human in excelsis?

The ceaseless trials of Sisyphus

Or a noble struggle?

Every absurd query

Deluged, deeper in shit

The slate-eyed god:

An addict of transcendence

Grins madly in the grip

Of a selfish junky zen

Unhinged mind unmoored

And heels in tug’s tide

Empty, vacant, useless

Listless, in opiate voids

The nature of man

Is thought before the answer

A struggle

The nature of man

Is constant internal battle

All that matters is struggle

The flesh is heir

To a pale cast of thought

The mind rotten with

Whips and scorns of doubt

An internal struggle

From which humanity stems:

To bare breast to whips

Or by ignoring, end them?

All that matters is struggle

La carne fragile è l'erede

In un mare di problemi

E la condizione umana

impalato sulle corna della scelta:

Per indugiare, crepuscolare

Ai margini dell'oblio

O per seppellire i talloni induriti

Testardo, in terra incolta?

C'è la nobiltà

In vacante della nave

La bestia imbrattata di terra

Colonna vertebrale piegata sotto carico

Lotta nel fango

E rinasce nel fango

Per lottare, picchiato

Sanguinoso ma indomito

O per allacciare le ginocchia

E attira il fango in luna

Ora il secondo:

La natura dell'obliterato

E bastardino invertebrato

O un dio autonomo?

La quiete dei codardi

O una trascendenza divina?

C'è la nobiltà

In vacante della nave

La carne è l'erede

A un pallido cast di pensieri

A seno nudo alle fruste

O ignorandoli, finirli?

Tutto ciò che conta è lotta

La terza domanda;

La natura del realista

Un verme che si nutre di fango

O umano in excelsis?

Le incessanti prove di Sisifo

O una nobile lotta?

Ogni domanda assurda

Sommerso, più profondo nella merda

Il dio dagli occhi color ardesia:

Un dipendente della trascendenza

Sorride follemente nella presa

Di uno zen drogato egoistico

Mente sfrenata svincolata

E i tacchi nella marea del rimorchiatore

Vuoto, vuoto, inutile

Svogliato, nei vuoti di oppiacei

La natura dell'uomo

È pensato prima della risposta

Una lotta

La natura dell'uomo

È una battaglia interna costante

Tutto ciò che conta è lotta

La carne è l'erede

A un pallido cast di pensieri

La mente marcia con

Fruste e scherni del dubbio

Una lotta interna

Da cui l'umanità nasce:

Da seno nudo alle fruste

O ignorandoli, finirli?

Tutto ciò che conta è lotta