Crystallophobia - Trophy Scars

Crudely arranged in a spot not even Christ can claim

It’s been that way for too long to save our hairs from grey

I loved you since you were a child before we both grew our dirty mouths

«So what?»

you say.

It’s not okay — still wearing a blood-soaked filthy blouse

«For every God we claimed was good, did you think we’d be left rotting in the

woods?»

«You can blame us for the youth we had but god you loved me so goddamn bad.»

To my dismay you speak the truth but only when you want me for yourself

It’s a bitter fruit, a sympathetic pill, writhing through the salt-soaked rings

of hell

There are depths that can’t be seen: the holy mess when you can’t forgive

yourself

Egyptian flowers, some ancient war, an angel in your teeth on the ballroom floor

You run out crying towards my car as a gesture for your fear of old age

I follow your indulgent pain, I ask you do you feel so safe?

You say «Fuck your face and fuck your blame!

The only thing I claim is your

last name!»

Now I know my fear and I know my place my bank account and my Welsh last name

We are hollow

We are vacant

We are happy with death in mind

We are pregnant

We are shallow

We are fixed on a cruel dark plight

We are fixed on a broken-down, some jumbled, unfortunate lie

Disposto in modo rozzo in un luogo che nemmeno Cristo può rivendicare

È stato così per troppo tempo per salvare i nostri capelli dal grigio

Ti ho amato da quando eri un bambino prima che entrambi ci facessimo crescere le nostre bocche sporche

"E allora?"

tu dici.

Non va bene — indosso ancora una camicetta sporca imbevuta di sangue

«Poiché ogni Dio che abbiamo affermato fosse buono, pensavi che saremmo rimasti a marcire nel

boschi?"

«Puoi biasimarci per la giovinezza che abbiamo avuto, ma dio mi hai amato così tanto.»

Con mio sgomento dici la verità, ma solo quando mi vuoi per te

È un frutto amaro, una pillola comprensiva, che si contorce attraverso gli anelli imbevuti di sale

dell'inferno

Ci sono profondità che non possono essere viste: il santo pasticcio quando non puoi perdonare

te stesso

Fiori egizi, qualche guerra antica, un angelo tra i denti sul pavimento della sala da ballo

Corri a piangere verso la mia macchina come un gesto per la tua paura della vecchiaia

Seguo il tuo indulgente dolore, ti chiedo, ti senti così al sicuro?

Tu dici «Fanculo la tua faccia e fanculo la tua colpa!

L'unica cosa che pretendo è la tua

cognome!"

Ora conosco la mia paura e conosco il mio posto il mio conto bancario e il mio cognome gallese

Siamo vuoti

Siamo liberi

Siamo felici con la morte in mente

Siamo incinte

Siamo superficiali

Siamo fissati su una difficile situazione oscura

Siamo fissati su una bugia scomposta, confusa e sfortunata