Às Vezes - Tulipa Ruiz
С переводом

Às Vezes - Tulipa Ruiz

Альбом
Efêmera
Год
2010
Язык
`portoghese`
Длительность
245960

Di seguito il testo della canzone Às Vezes , artista - Tulipa Ruiz con traduzione

Testo " Às Vezes "

Testo originale con traduzione

Às Vezes

Tulipa Ruiz

Оригинальный текст

Às vezes quando eu vou à Augusta

O que mais me assusta é o teu jeito de olhar

De me ignorar

Toda em tons de azul

Teu ar displicente invade meu espaço

E eu caio no laço exatamente do jeito

Um crime perfeito

It’s all right, baby blue

Garupa de moto, a quina da loto saiu pra você

Sem nome e o endereço é de hotel, eu mereço

Até outra vez

Às vezes quando eu chego em casa

O silêncio me arrasa e eu ligo logo a TV

Só então eu ligo pr’ocê, descubro que já sumiu

Não sei em qual festa que eu te garimpei

Cantando «lay mister lay», será que foi no meu tio?

Ou em algum bar do Brasil…

Sei lá, eu fui mais de mil

Cheguei bem tarde, o vinho estava no fim

E alguém passou o chapéu pra mim e gritou

É grana pra mais bebum e eu não paguei

Às vezes quando eu vou ao shopping

Escuto «Money for Nothing» e então começo a lembrar

Que eu tocava num bar

E que uma corda quebrou

Foi um deus-nos-acuda, eu apelei pro meu Buda

Te peguei pelo braço e nós fomos embora

Eu disse: Baby, não chora

Amor de primeira hora

A vida é chata, mas ser platéia é pior

E que papel o meu

Chá quente na cama, sorvete, torta, banana, lua de mel

Às vezes quando eu vou ao centro da cidade

Evito, mas entro no mesmo bar que você

Nem imagino o porquê

Se eu nem queria beber

Reparo em sua roupa, na loira ao seu lado

No seu ar cansado que nem mesmo me vê

Olhando pr’ocê

Pedindo outro «fernet»

Será que não chega, já estou me repetindo

Eu vivo mentindo pra mim

Outro sim, outra «trip», outro tchau

Outro caso banal, tão normal, tão chinfrim

Às vezes eu até pego uma estrada

E a cada belo horizonte eu diviso o seu rosto

A face oculta da lua

Soprando ainda sou sua

Перевод песни

A volte quando vado ad Augusta

Ciò che mi ​​spaventa di più è il tuo aspetto

Ignorarmi

Il tutto nei toni del blu

La tua aria spensierata invade il mio spazio

E cado nel circolo esattamente nel modo

Un crimine perfetto

Va tutto bene, azzurro

Di ritorno su una moto, la macchinetta del lotto è uscita per te

Nessun nome e indirizzo proviene dall'hotel, me lo merito

Fino a un'altra volta

A volte quando torno a casa

Il silenzio mi uccide e accendo la TV

Solo allora ti chiamo, scopro che è già andato

Non so a quale festa ti ho stroncato

Cantando «lay mister lay», era mio zio?

O in qualche bar in Brasile...

Non lo so, sono andato a più di mille

Sono arrivato molto tardi, il vino stava finendo

E qualcuno mi ha passato il cappello e ha urlato

Sono soldi per più bevitori e non ho pagato

A volte quando vado al centro commerciale

Ascolto «Money for Nothing» e poi inizio a ricordare

Che ho suonato in un bar

E che una corda si è rotta

È stato un dio che ci ha aiutato, ho fatto appello al mio Buddha

Ti ho preso per un braccio e siamo partiti

Ho detto: tesoro, non piangere

Amore per la prima volta

La vita è noiosa, ma essere un pubblico è peggio

E che ruolo è il mio

Tè caldo a letto, gelato, torta, banana, luna di miele

A volte quando vado in centro

Lo evito, ma entro nella tua stessa barra

Non riesco nemmeno a immaginare perché

Se non volessi nemmeno bere

Noto i tuoi vestiti, la bionda accanto a te

Nel tuo sguardo stanco che non mi vedi nemmeno

guardando te

Chiedere un altro «fernet»

Non è abbastanza, mi sto già ripetendo

Vivo mentendo a me stesso

Un altro sì, un altro viaggio, un altro arrivederci

Un'altra faccenda banale, così normale, così meschina

A volte prendo anche una strada

E ogni bel orizzonte ti divido il viso

La faccia nascosta della luna

Soffiando sono ancora tuo

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