Door - Van Der Graaf Generator

He’s a blind man, crouching by the pavement

Only seeing with his third eye

And clutching at the astral shadow

Of every passer-by

He’s a wise man, trumping all the answers;

She’s a wild girl, trying to keep his feet on the floor

In whispered physical litanies:

«Stay away from the door.»

«Oh, but we’re all in this together,» he says

«three-legged race across the floor;

If only you’d loosen the handkerchief

Then I’d forget the door.»

«Ooh, that feels so much better,» he says

«now you forget everything that I’ve said before

And sit there all by yourself

While I walk through the door.»

They’re a blind man, crouching by the pavement

Only seeing with his third eye

And clutching at the astral shadow

Of the door of a room

Called 'I'

È un cieco, accovacciato vicino al marciapiede

Vedere solo con il suo terzo occhio

E aggrappandosi all'ombra astrale

Di ogni passante

È un uomo saggio, che vince tutte le risposte;

È una ragazza selvaggia, che cerca di tenere i piedi per terra

Nelle litanie fisiche sussurrate:

«Stai lontano dalla porta.»

«Oh, ma siamo tutti coinvolti insieme», dice

«corsa a tre gambe sul pavimento;

Se solo tu allentassi il fazzoletto

Allora dimenticherei la porta.»

«Ooh, è molto meglio», dice

«ora dimentichi tutto quello che ho detto prima

E siediti lì da solo

Mentre varco la porta.»

Sono un uomo cieco, accovacciato vicino al marciapiede

Vedere solo con il suo terzo occhio

E aggrappandosi all'ombra astrale

Della porta di una stanza

chiamato 'io'