Graustufen Novembertage - Waldgeflüster
С переводом

Graustufen Novembertage - Waldgeflüster

Альбом
Ruinen
Год
2016
Язык
`tedesco`
Длительность
597650

Di seguito il testo della canzone Graustufen Novembertage , artista - Waldgeflüster con traduzione

Testo " Graustufen Novembertage "

Testo originale con traduzione

Graustufen Novembertage

Waldgeflüster

Оригинальный текст

Schwarze Flügel ziehen gen fremde Himmel

Über diese kargen Novemberfelder

Ächzendes Geschrei mein einziges Geleit

Auf diesem Pfad in die Nacht zu der Ruine die ewig wacht

Ich spüre kein Leben mehr, nur noch schwarz-weiße Trümmerwelten umgeben mich

Sicht verschwimmt, farbenblind

Ein Taumeln in Graustufen, der Nebel stiehlt mir meine Stimme

Nacht und Tag, Tag und Nacht, alles tot, alles gleich

Und an Graustufen-Novembertagen

Farblos, leer, Welt verschlissen

Ist es schwer des Abgrunds Blick zu ertragen

Und in klebrig-weißen Nebelwelten

Einsam, kalt, Herz zerrissen

Echo der Träume, die an des Daseins Riff zerschellten

Schleichend lenkte einst die Nacht meine Schritte

Hin zu ihr, weg vom Dasein, weg vom Leben, weg von mir

Tiefer und Tiefer lockten mich des Abgrunds Blicke

Fragen mit Donnerhall, unerträglich, freier Fall

Besessen von Allem, besessen vom Nichts

Schwarze Löcher beißen sich in meine rissige Haut

Verwitterte Patina, im Muster verdorrter Herbstblätter

In den nassen Lachen verrotten Erinnerungen

Ein Taumeln in Graustufen, der Nebel stiehlt mir meine Stimme

Nacht und Tag, Tag und Nacht, alles tot, alles gleich

Und an Graustufen-Novembertagen

Farblos, leer, Welt verschlissen

Ist es schwer des Abgrunds Blick zu ertragen

Und in klebrig-weißen Nebelwelten

Einsam, kalt, Herz zerrissen

Echo der Träume, die an des Daseins Riff zerschellten

Wenn du in den Spiegel blickst und nicht mehr weißt wer vor dir steht

Du dich nicht mal mehr rasieren willst, weil du dir zuwider bist

Zu viele Zigaretten, Alkohol und was sonst noch so die Leere füllt

Und doch bleibt nur das Nichts zurück

Ich will weg, weg, nur fort von hier

Raus aus diesem Sein

Staub und Asche zu Staub und Asche werden lassen

Ich suche schon seit Jahren nach einem Sinn

Fand nur einsame Nebelfelder

Nur grundloses Streben von Anbeginn

Und ein blutend Herz wurde kälter

Nur Abgründe wohin ich auch blick

Mein Werk ein einziges Fragen

Vielleicht liegt darin auch der Weg zum Glück

Ertrinken in Graustufen November Tagen

Oh ihr Armen, die ihr (…) auch so durch und durch ergriffen seyd vom Nichts,

das über uns waltet, so gründlich einseht, daß wir geboren werden für Nichts,

daß wir lieben ein Nichts, glauben an’s Nichts, uns abarbeiten für Nichts,

um mälig überzugehen ins Nichts — was kann ich dafür da?

euch die Knie brechen

wenn ihr’s ernstlich bedenkt?

(…) Wenn ich hinsehe in’s Leben, was ist das

letzte von allem?

Nichts.

Wenn ich aufsteige im Geiste, was ist das Höchste von

allem?

Nichts

Перевод песни

Le ali nere volano verso cieli strani

A proposito di questi campi aridi di novembre

Gemendo urla la mia unica scorta

Su questo sentiero nella notte verso le rovine che restano sveglie per sempre

Non sento più la vita, solo mondi in rovina in bianco e nero mi circondano

Visione offuscata, daltonico

Un tumulto nei toni del grigio, la nebbia mi ruba la voce

Notte e giorno, giorno e notte, tutti morti, tutti uguali

E nei giorni di novembre in scala di grigi

Incolore, vuoto, mondo consumato

È difficile sopportare lo sguardo dell'abisso

E in mondi nebbiosi bianchi e appiccicosi

Solitario, freddo, con il cuore spezzato

Eco dei sogni infranti sulla scogliera dell'esistenza

La notte strisciante una volta guidava i miei passi

Verso di lei, lontano dall'esistenza, lontano dalla vita, lontano da me

Sempre più in profondità gli sguardi dell'abisso mi attiravano

Domande con tuono, insopportabile, caduta libera

Ossessionato da tutto, ossessionato da niente

I buchi neri mordono la mia pelle screpolata

Patina stagionata, nel modello delle foglie autunnali appassite

I ricordi marciscono nelle pozze bagnate

Un tumulto nei toni del grigio, la nebbia mi ruba la voce

Notte e giorno, giorno e notte, tutti morti, tutti uguali

E nei giorni di novembre in scala di grigi

Incolore, vuoto, mondo consumato

È difficile sopportare lo sguardo dell'abisso

E in mondi nebbiosi bianchi e appiccicosi

Solitario, freddo, con il cuore spezzato

Eco dei sogni infranti sulla scogliera dell'esistenza

Quando ti guardi allo specchio e non sai più chi hai di fronte

Non vuoi nemmeno più raderti perché lo odi

Troppe sigarette, alcol e quant'altro riempie il vuoto

Eppure non resta nulla

Voglio andare via, via, via, via da qui

Esci da questo essere

Lascia che polvere e cenere diventino polvere e cenere

Sono anni che cerco un significato

Ho trovato solo campi di nebbia solitari

Solo sforzi infondati fin dall'inizio

E un cuore sanguinante divenne più freddo

Solo abissi ovunque guardo

Il mio lavoro una sola domanda

Forse qui sta la via della felicità

Annegamento nei giorni di novembre in scala di grigi

Oh poveretti che (...) siete anche così completamente presi dal nulla,

che ci governa, comprendi così bene che nasciamo per niente,

che non amiamo niente, non crediamo in niente, ci risolviamo per niente,

passare gradualmente al nulla: cosa posso fare al riguardo?

spezzarti le ginocchia

se ci pensi seriamente?

(...) Quando guardo nella vita, che cos'è

infine?

Niente.

Quando mi alzo in spirito, qual è il più alto di

Tutto quanto?

niente

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