Di seguito il testo della canzone Strozzi: Arie, Op. 8 No. 4: L'Astratto (Misero, i guai m'han da me stesso astratto) , artista - Emőke Baráth, Барбара Строцци con traduzione
Testo originale con traduzione
Emőke Baráth, Барбара Строцци
Misero, i guai m’han da me stesso astratto,
e cercando un soggetto
per volerlo dir sol cento n’ho detto.
Chi nel carcere d’un crine
i desiri ha prigionieri,
per sue crude aspre ruine
ne men suoi sono i pensieri.
Chi ad un vago alto splendore
diè fedel la libertà,
schiavo alfin tutto d’amore
ne men sua la mente havrà.
Quind’io misero e stolto,
non volendo cantar, cantato ho molto.
Misero, i guai m'han da me stesso astratto,
e cercando un soggetto
per volerlo dir sol cento n'ho detto.
Chi nel carcere d'un crine
voglio avere prigionieri,
per citare grezzo aspre ruine
ne uomini sono i suoi pensieri.
Chi ad un vago alto splendore
diè fedel la libertà,
schiavo alfin tutto d'amore
ne men sua la mente havrà.
Quind'io misero e stolto,
non volendo cantar, cantato ho molto.
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