Am Ende der Welt - Teil 1 - Agrypnie
С переводом

Am Ende der Welt - Teil 1 - Agrypnie

Год
2021
Язык
`tedesco`
Длительность
578560

Di seguito il testo della canzone Am Ende der Welt - Teil 1 , artista - Agrypnie con traduzione

Testo " Am Ende der Welt - Teil 1 "

Testo originale con traduzione

Am Ende der Welt - Teil 1

Agrypnie

Оригинальный текст

Es ist viele Jahre her, da stand ich am Ende der Welt

Mein Name erklang in der tosenden Brandung

Lockend die Stimmen, die von der Tiefe berichteten

In den uferlosen Armen der erhabenen Fremde gewogen

Gewichen die fortwährende Finsternis

Lichtüberflutt die mich treibend Strömung

Des Zweifels erhaben und im Gleichklang mit den herrschenden Gezeiten

Die Tiefe des Tals vor den Augen, verwegen der feste Schritt in die Leere

Es ist viele Jahre her, da stand ich am Ende der Welt

Rauschend der Sand in der endlosen Wüste

Verschwommen der Blick auf die flimmernde Weite

In meinen Träumen spüre ich noch immer die Umarmung

Scheint das ferne Licht noch zyklisch durch das Glas

Doch sind die Nächte schwarz und ohne Zwiegespräche

Und die Tage fallen wie die Blätter eines achtlosen Kalenders

Spurlos dieser Tage Geister für immer verschwunden

Das Gedenken dieser Tage Wunder schon lange verwelkt

Die Klinge tief im Fleisch, der Schmerz raubt die Sinne

Der Brandung letztes Echo getilgt durch weißes Rauschen

Der Zauber des Einklangs erloschen

Meines Herzens Schwere entströmt meinen Adern

Es ist viele Jahre her, da stand ich am Ende der Welt

Mein Blick fiel in die Tiefe, entlang der schroffen Klippen

Lockend die Stimmen, die noch heute von der Tiefe berichten

Перевод песни

Sono passati molti anni da quando mi trovavo alla fine del mondo

Il mio nome risuonava nella risacca che si infrangeva

Seducenti le voci che riportavano dal profondo

Cullato tra le braccia sconfinate del sublime sconosciuto

È finita l'oscurità perpetua

La luce inonda la corrente guidandomi

Al di sopra del dubbio e in armonia con le maree prevalenti

La profondità della valle davanti ai tuoi occhi, il passo audace nel vuoto

Sono passati molti anni da quando mi trovavo alla fine del mondo

La sabbia fruscia nel deserto infinito

Offuscata la vista della distesa luccicante

Nei miei sogni sento ancora l'abbraccio

La luce lontana brilla ancora ciclicamente attraverso il vetro

Ma le notti sono nere e senza dialoghi

E i giorni cadono come le foglie di un calendario sbadato

Senza lasciare traccia in questi giorni fantasmi scomparsi per sempre

La commemorazione di quei giorni di miracoli è svanita da tempo

La lama profonda nella carne, il dolore deruba i sensi

L'ultima eco della risacca spazzata via dal rumore bianco

La magia dell'armonia si è spenta

La pesantezza del mio cuore esce dalle mie vene

Sono passati molti anni da quando mi trovavo alla fine del mondo

Il mio sguardo cadde nelle profondità lungo le aspre scogliere

Le voci che ancora raccontano le profondità sono allettanti

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