Di seguito il testo della canzone Aún Te Recuerdo , artista - Andres Suarez con traduzione
Testo originale con traduzione
Andres Suarez
Aún te recuerdo…
Con la palma de tu mano en mi jardín
Con la voz de mi piano en tu reloj
Con tu acento acariciándome el amor…
Aún te recuerdo…
Goteando notas de felicidad
Con tu mala suerte y mi ropa interior
Con las ganas de parar el ascensor…
Te recuerdo como un niño en día de reyes sin tambor
Como olas de una playa en mes de abril
Escribiéndote en la arena «ven a ver»
Te recuerdo como un preso recordando libertad
Con la duda de si has olvidado ya
Entre el llanto de los ruidos de ciudad
Hay un niño en el mercado que me mira con tus ojos
Ya no sé si por momentos eres tú
Llega tarde el colectivo y me entretengo con el guiño
Del volar equivocado de un avión
Con sus alas, soñándome ya con ellas
Esquivando nubes, desnudarte como lo hice ayer
Que, antes de que pise tierra, tiembles de temor
Sabiendo la locura que en tus labios fui a beber
No me atrevo a abrir los ojos
Pues te juro que hace un rato
Fue tu voz la que escuché, casi gritando
Y, de no ser tu rostro, acabaría con todo:
Con los ríos, las cosechas, los mares, la poesía…
Nadie va a hacerme reír si no es tu risa
Mi ricordo ancora di te…
Con il palmo della tua mano nel mio giardino
Con la voce del mio pianoforte sotto controllo
Con il tuo accento che accarezza amore mio...
Mi ricordo ancora di te…
gocciolanti note di felicità
Con la tua sfortuna e le mie mutande
Con la voglia di fermare l'ascensore...
Ti ricordo da bambino il giorno dei tre re senza tamburo
Come le onde di una spiaggia ad aprile
Scrivendo sulla sabbia "vieni a vedere"
Ti ricordo come un prigioniero che ricorda la libertà
Con il dubbio di aver già dimenticato
Tra le grida dei rumori della città
C'è un bambino al mercato che mi guarda con i tuoi occhi
Non so se a volte sei tu
L'autobus arriva tardi e io mi diverto a strizzare l'occhio
Del volo sbagliato di un aereo
Con le loro ali, già sognandole
Schivando le nuvole, spogliati come ho fatto io ieri
Che, prima che io calpesti la terra, tremi di paura
Conoscendo la follia che sono andato a bere sulle tue labbra
Non oso aprire gli occhi
Beh, giuro che è stato un po' di tempo fa
Era la tua voce che ho sentito, quasi urlante
E se non fossi la tua faccia, finirei tutto:
Con fiumi, coltivazioni, mari, poesia...
Nessuno mi farà ridere se non è la tua risata
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