Di seguito il testo della canzone Mano a mano (Recorded 1928) , artista - Carlos Gardel con traduzione
Testo originale con traduzione
Carlos Gardel
Rechiflao en mi tristeza, hoy te evoco y veo que has sido
en mi pobre vida paria sólo una buena mujer;
tu presencia de bacana puso calor en mi nido,
fuiste buena, consecuente, y yo sé que me has querido
como no quisiste a nadie, como no podrás querer.
Se dio el juego de remanye cuando vos, pobre percanta,
gambeteabas la pobreza en la casa de pensión;
hoy sos toda una bacana, la vida te ríe y canta,
los morlacos del otario los tirás a la marchanta
como juega el gato maula con el mísero ratón.
Hoy tenés el mate lleno de infelices ilusiones:
te engrupieron los otarios, las amigas, el gavión,
la milonga entre magnates con sus locas tentaciones
donde triunfan y claudican milongueras pretensiones
se te ha entrado muy adentro en el pobre corazón.
Nada debo agradecerte, mano a mano hemos quedado
no me importa lo que has hecho, lo que hacés ni lo que harás;
los favores recibidos creo habértelos pagado
y si alguna deuda chica sin querer se me ha olvidado
en la cuenta del otario que tenés se la cargás.
Mientras tanto, que tus triunfos, pobres triunfos pasajeros,
sean una larga fila de riquezas y placer;
que el bacán que te acamala tenga pesos duraderos,
que te abrás en las paradas con cafishios milongueros,
y que digan los muchachos: «Es una buena mujer».
Y mañana, cuando seas descolocado mueble viejo
y no tengas esperanzas en el pobre corazón,
si precisás una ayuda, si te hace falta un consejo,
acordate de este amigo que ha de jugarse el pellejo
p’ayudarte en lo que pueda cuando llegue la ocasión.
Fischio nella mia tristezza, oggi ti evoco e vedo che sei stato
nella mia povera vita solo una brava donna paria;
la tua fresca presenza ha scaldato il mio nido,
eri bravo, coerente e so che mi amavi
come se non amassi nessuno, come se non sapessi amare.
Il gioco del remanye è avvenuto quando tu, povera percanta,
sei sfuggito alla povertà in pensione;
oggi sei un vero figo, la vita ride di te e canta,
i morlacos dell'otario li butti alla marcia
come gioca il gatto maula con il misero topo.
Oggi hai un compagno pieno di illusioni infelici:
gli otariani, gli amici, il gabbione, ti hanno raggruppato
la milonga tra magnati con le sue folli tentazioni
dove le pretese di milonga trionfano e si arrendono
è entrata nel profondo del tuo povero cuore.
Non ho niente per cui ringraziarti, mano nella mano siamo rimasti
Non mi interessa cosa hai fatto, cosa fai o cosa farai;
Penso di aver ripagato i favori ricevuti
e se per sbaglio ho dimenticato qualche piccolo debito
Nel conto del notaio che hai, lo carichi.
Intanto, possano i tuoi trionfi, poveri trionfi passeggeri,
essere una lunga serie di ricchezze e piaceri;
che il bacán che ti dorme ha pesi duraturi,
che apri alle fermate con cafishios milongueros,
e dicano i ragazzi: «È una brava donna».
E domani, quando avrai perso i vecchi mobili
e non sperare nel povero cuore,
se hai bisogno di aiuto, se hai bisogno di un consiglio,
ricorda questo amico che deve rischiare la sua pelle
per aiutarti in ogni modo possibile quando sarà il momento.
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