
Di seguito il testo della canzone Milonga del Novecientos , artista - Carlos Gardel con traduzione
Testo originale con traduzione
Carlos Gardel
Me gusta lo desparejo
Y no voy por la vereda;
Uso fungi a lo Massera,
Calzo bota militar.
La quise porque la quise
Y por eso ando penando;
Se me fue ya ni se cuando,
Ni se cuando volvera.
Me la nombran las guitarras
Cuando dicen su cancin,
Las callecitas del barrio
Y el filo de mi facon.
Me la nombran las estrellas
Y el viento del arrabal;
No se pa' que me la nombran
Si no la puedo olvidar.
Soy desconfiao en amores,
Y soy confiao en el juego;
Donde me invitan me quedo
Y donde sobro tambin.
Soy del partido de todos
Y con todos me la entiendo
Pero vayanlo sabiendo:
Soy hombre de Leandro Alem.
No me gusta el empedrao
Ni me doy con lo moderno;
Descanso cuando ando enfermo,
Y dispues que me he sanao.
La quiero porque la quiero
Y por eso la perdono;
No hay cosa peor que un encono
Para vivir amargao…
Mi piace l'irregolare
E non percorro il marciapiede;
Uso i funghi alla Massera,
Indosso stivali militari.
La volevo perché volevo lei
Ed è per questo che sto soffrendo;
Mi ha lasciato e non so nemmeno quando,
Non so quando tornerà.
Le chitarre lo chiamano per me
Quando dicono la loro canzone,
Le strade del quartiere
E il bordo della mia faccia.
Le stelle la chiamano
E il vento del sobborgo;
Non so come mi chiamano
Altrimenti posso dimenticarla.
Sono diffidente nell'amore,
E sono fiducioso nel gioco;
Dove mi invitano rimango
E dove troppo.
Vengo dalla festa di tutti
E capisco tutti
Ma vai sapendo:
Sono l'uomo di Leandro Alem.
Non mi piace la pietra
Non divento nemmeno moderno;
Mi riposo quando sono malato
E poi sono guarito.
La amo perché la amo
E per questo la perdono;
Non c'è niente di peggio di un rancore
Vivere amaro...
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