Sly Curl - Cinerama, Sean Hughes

Are you sure he treasures you?

'Cause I think he’s a philanderer

He didn’t close his eyes when he kissed you

And I know he’s seeing other women too

Whereas I’ve loved you

And thought of you ever since the day

I drove you into someone else’s bed

I’m still not sure how

You’ll see the new me

You used to say

I never listened to a word you said

I’m listening now

I thought you’d always be there

But I woke up and you were gone

I still remember all the games we played

Losing you was the biggest mistake I made

Because I’ve loved you

And thought of you ever since the day

I drove you into someone else’s bed

I’m still not sure how

You’ll see the new me

You used to say

I never listened to a word you said

Well, I’m listening now

(I don’t remember when we first met. She was just always there, small and meek,

a sly curl about her lips that drew me in. We spent the Summer days in an

orange tent in the garden, feeling dizzy in the heat, drinking warm Tizer.

Then one day a rush of flying ants flushed us out, blinking into the sunlight,

swarming around us as we ran.

We tried to lose ourselves in the woods,

shutting our eyes and bumping into trees, smelling the wild garlic underfoot.

But she always knew the way.

Maybe she cheated, but I just thought she was

smarter than me.)

Sei sicuro che ti faccia tesoro?

Perché penso che sia un donnaiolo

Non ha chiuso gli occhi quando ti ha baciato

E so che vede anche altre donne

Mentre io ti ho amato

E ho pensato a te sin da quel giorno

Ti ho portato nel letto di qualcun altro

Non sono ancora sicuro di come

Vedrai il nuovo me

Dicevi

Non ho mai ascoltato una parola che hai detto

Sto ascoltando ora

Pensavo che ci saresti sempre stato

Ma mi mi sono svegliato e tu te n'eri andato

Ricordo ancora tutti i giochi a cui abbiamo giocato

Perderti è stato l'errore più grande che ho commesso

Perché ti ho amato

E ho pensato a te sin da quel giorno

Ti ho portato nel letto di qualcun altro

Non sono ancora sicuro di come

Vedrai il nuovo me

Dicevi

Non ho mai ascoltato una parola che hai detto

Bene, ora sto ascoltando

(Non ricordo quando ci siamo incontrati per la prima volta. Lei era sempre lì, piccola e mansueta,

un'increspatura furba intorno alle sue labbra che mi ha attirato. Abbiamo trascorso le giornate estive in un

tenda arancione in giardino, vertigini per il caldo, bevendo Tizer caldo.

Poi un giorno una ondata di formiche volanti ci stanò fuori, ammiccando alla luce del sole,

sciamando intorno a noi mentre correvamo.

Abbiamo provato a perderci nei boschi,

chiudendo gli occhi e andando a sbattere contro gli alberi, annusando l'aglio selvatico sotto i piedi.

Ma sapeva sempre la strada.

Forse ha tradito, ma pensavo che lo fosse

più intelligente di me.)