Beyond the Infinite: The Assembly of God - Light Bearer

Prologue

The vacuity, slate scree unending,

The spring coils and trap is sprung.

A rapturous paroxysm unravels,

A glorious, pointless birth.

In amniotic detritus of a billion fetal suns,

The zenith of fractals, the forging of dust.

Gobbets of life matter courted in the aether.

He was born of nothing, serving no end,

But in his cunning, claimed all that is.

He nested at the apex of all nebula

And sat squat upon celestial debris,

All that followed his sentience, saw him as creator

They carved the construct of heaven for him to dwell within

Stars were tethered to light his ascent,

Worlds collapsed to pave his halls.

The nuclei of atoms bent unwillingly

And cast against the facia of his kingdom.

He shackled thought and chastised free will

And saw that this was good

Beyond The Infinite: The Assembly Of God

Of this barren womb,

Wept into being.

Formed elysium,

Knit and rendered.

From this well,

Coaxed fronds in fire.

Cleaved day and night,

Bled and filled the seas,

Clot and formed the land

And exhaled the sky

Kneel low and now humble.

This unerring weave upon

Which all is born;

We your host, your kin

Kneel low and bow humble.

Carved the clay,

Apotheosis,

Bow humble

Before these heirs.

Prologo

La vacuità, il ghiaione di ardesia senza fine,

Le bobine a molla e la trappola sono scattate.

Un parossismo estatico si dipana,

Una nascita gloriosa e inutile.

Nei detriti amniotici di un miliardo di soli fetali,

L'apice dei frattali, la forgiatura della polvere.

Gobbetti di materia vitale corteggiati nell'etere.

Non è nato dal nulla, non ha fine,

Ma nella sua astuzia, ha affermato tutto ciò che è.

Ha nidificato all'apice di tutte le nebulose

E sedevo accovacciato su detriti celesti,

Tutto ciò che ha seguito la sua sensibilità, lo ha visto come un creatore

Hanno scolpito il costrutto del cielo per fargli dimorare dentro

Le stelle erano legate per illuminare la sua ascesa,

I mondi sono crollati per spianare i suoi corridoi.

I nuclei degli atomi si sono piegati a malincuore

E scagliato contro la facciata del suo regno.

Ha incatenato il pensiero e castigato il libero arbitrio

E ho visto che questo era buono

Oltre l'infinito: l'assemblea di Dio

Di questo grembo sterile,

Pianse nell'essere.

Elisio formato,

Lavorato a maglia e reso.

Da questo pozzo,

Fronde contratte nel fuoco.

Spaccato giorno e notte,

sanguinava e riempiva i mari,

Coagulo e formò la terra

E ha esalato il cielo

Inginocchiati e ora umile.

Questa trama infallibile su

Che tutto nasce;

Noi il tuo ospite, i tuoi parenti

Inginocchiati e inchinati umilmente.

Scolpito l'argilla,

Apoteosi,

Inchinati umile

Prima di questi eredi.