Matriarch - Light Bearer

Lucifer:

Bellow taunting winds, parched throats retort.

The febrile flocks ebb ever forward.

Sand parts to mark their passing,

they lift their hands from the earth.

This defining osteo impasse

to ascend from quadruped.

Of all life the onus lies in her lap,

no rhyme or reason, malleable spines forgiving.

Triumphant, the weight of all,

consequential, the penny drops.

Branches partition,

lineage ingrained,

womb significant.

She the worth of the multitude,

transitions of our assembly.

Visceral wires in sinew flare

delicately hew thoughts ascent.

Submerged in clay

feet earned competence.

Pathways through contours,

encephalic routes.

Crow lines tell stories,

every scar hides a tale

we foster our reverie

with weathered tenacity.

Lucifer:

Within this mind, I find my ward, bearer of the sword

Authority:

These whims carry, these whims noticed.

This mind it threatens purpose,

time gathers impetus,

this mind must obey

Lucifer:

I hear this mind burgeon,

I feel his grip tighten.

My words are a salve,

I fathom its rhythm.

I challenge his hymn

A world where the authority had claimed genesis;

insignificant perhaps amidst

billions, yet it was here that a mind dwelt, capable of abstract thought.

A mind that could look beyond herself.

It was this mind that became the

linchpin of their opposing cause.

The will of the false god, and that of

Lucifer.

This mind, personified as Eve;

an ancestor of humanity,

the leader of a group of hominid traveling across endless grasslands in search

of shelter and food.

Thousands of generations had bought these primates down

from the branches, the incremental changes in their anatomy, the permeation of

positive mutation to allow them to stand upright, to create tools to aid their

survival, to begin to grasp the world in which they now lived.

In their moments

of imagination, as neurological pathways sparked into being, the roar was heard

throughout the universe, immediately attracting the presence of sentience that

thrilled and eddied in the awe of such inspiration, and above all,

the first sentience, the first angel, the false god.

A consciousness

developing, one of millions of species upon the earth.

Yet it would become

apparent that this particular animal would soon hold dominion upon this world,

grasp a sense of what lay beyond the confines of survival, and soon carry the

greatest and most significant tool — to question.

This was a palpable threat to

any sentience who saw dissent as a detriment to their cause.

Within the very

fabric of existence, celestial bodies railed endlessly over the sanctity and

will of these lives.

The false god entirely fearful of the concept of

consciousness, the possibility that more would see the falsehood of his claim

over creation, and the voice of Lucifer, the offer of salvation,

to nurture free will.

Lucifero:

Soffio di vento beffardo, storta la gola secca.

Le greggi febbrili rifluiscono sempre in avanti.

Parti di sabbia per segnare il loro passaggio,

alzano le mani dalla terra.

Questa situazione di stallo dell'osteo è definita

salire dal quadrupede.

Di tutta la vita l'onere sta in grembo,

nessuna rima o ragione, spine malleabili che perdonano.

Trionfante, il peso di tutti,

conseguente, il penny scende.

Divisione rami,

lignaggio radicato,

utero significativo.

Lei vale la moltitudine,

transizioni della nostra assemblea.

Fili viscerali nel bagliore dei tendini

scolpire delicatamente i pensieri in salita.

Immerso nell'argilla

i piedi hanno guadagnato competenza.

Percorsi attraverso i contorni,

vie encefaliche.

Le linee di corvo raccontano storie,

ogni cicatrice nasconde una storia

promuoviamo la nostra fantasticheria

con tenacia stagionata.

Lucifero:

In questa mente, trovo il mio rione, portatore della spada

Autorità:

Questi capricci portano, questi capricci notati.

Questa mente minaccia lo scopo,

il tempo prende slancio,

questa mente deve obbedire

Lucifero:

Sento questa mente germogliare,

Sento la sua presa stringere.

Le mie parole sono un unguento,

Comprendo il suo ritmo.

Sfido il suo inno

Un mondo in cui l'autorità aveva rivendicato la genesi;

insignificante forse in mezzo

miliardi, eppure era qui che dimorava una mente, capace di pensiero astratto.

Una mente che potrebbe guardare oltre se stessa.

È stata questa mente che è diventata la

fulcro della loro causa opposta.

La volontà del falso dio e quella di

Lucifero.

Questa mente, personificata come Eva;

un antenato dell'umanità,

il capo di un gruppo di ominidi che viaggia attraverso infinite praterie alla ricerca

di rifugio e cibo.

Migliaia di generazioni avevano comprato questi primati

dai rami, i cambiamenti incrementali nella loro anatomia, la permeazione di

mutazione positiva per consentire loro di stare in piedi, per creare strumenti per aiutarli

sopravvivenza, per iniziare ad afferrare il mondo in cui ora vivevano.

Nei loro momenti

dell'immaginazione, quando i percorsi neurologici si sono attivati, si è sentito il ruggito

in tutto l'universo, attirando immediatamente la presenza della senzienza che

elettrizzato e vorticoso per lo stupore di tale ispirazione e, soprattutto,

la prima senzienza, il primo angelo, il falso dio.

Una coscienza

in via di sviluppo, una delle milioni di specie sulla terra.

Eppure lo sarebbe diventato

evidente che questo particolare animale avrebbe presto dominato questo mondo,

afferrare un senso di ciò che si trova oltre i confini della sopravvivenza, e presto portare il

strumento più grande e più significativo - da porre in discussione.

Questa era una palpabile minaccia per

qualsiasi ente senziente che vedesse il dissenso come un danno per la propria causa.

All'interno del molto

tessuto dell'esistenza, i corpi celesti inveivano all'infinito sulla santità e

volontà di queste vite.

Il falso dio completamente timoroso del concetto di

coscienza, la possibilità che altri vedrebbero la falsità della sua affermazione

sulla creazione, e la voce di Lucifero, l'offerta di salvezza,

coltivare il libero arbitrio.