Siberian - Misery Index

march out, submissive, tundra-locked labor slaves

eight years inside here, counting down our endless days

we’re rationed, worked and flogged 'til bitter dusk dissolves

and beckons back to here, so far from mother’s arms

each day, a penance, each night, a sigh

through every night I ponder, what exists beyond these walls

this dreaded repetition, gnawed flesh, a shield gone numb

I’ll tread this place no longer, tomorrow I’ll be gone

into the unforgiving, a bleak and barren land

this rock, and birch-bound cradle, saps the life from me

no gods, no laws, just open empty earth

at one with crystal-white, to die alone

Narodnaya, our time is nigh, open your door to the end

white clouds of frozen breath, these ghosts accompany

waiting for death, together longing for release

and from my resting place, I stare at Narodnaya

beneath the gray clouds brooding, the air escapes my lungs

marcia fuori, sottomessi, schiavi del lavoro chiusi nella tundra

otto anni qui dentro, contando alla rovescia i nostri giorni interminabili

siamo razionati, lavorati e fustigati finché l'amaro crepuscolo non si dissolve

e fa cenno di tornare qui, così lontano dalle braccia della madre

ogni giorno una penitenza, ogni notte un sospiro

per tutta la notte medito su cosa esiste al di là di queste mura

questa temuta ripetizione, carne rosicchiata, uno scudo diventato insensibile

Non calpesterò più questo posto, domani sarò andato

nella spietata, una terra desolata e arida

questa roccia, e culla legata alla betulla, mi toglie la vita

niente dèi, niente leggi, solo terra vuota aperta

all'unisono con il bianco-cristallo, a morire da solo

Narodnaya, il nostro momento è vicino, apri la porta fino alla fine

nuvole bianche di alito congelato, questi fantasmi accompagnano

aspettando la morte, insieme desiderosi di essere liberati

e dal mio luogo di riposo, guardo Narodnaya

sotto le nuvole grigie che covano, l'aria sfugge ai miei polmoni