Di seguito il testo della canzone They Always Come Back , artista - Misery Index con traduzione
Testo originale con traduzione
Misery Index
These bastards never die
They just slip and crawl through the fallout filth
Not one will deny
The hairless apes achieved what their god designed
As they wake from seventeen years entombed
Dawn of the Necrocene arrived
Spawn of nuclear waste
Unearthed from ashes they arise
Offal of Earth expelled
Cast right out from her festering wounds
Arc of time beset
This cadaveric discreation
Rise above, the archetype of man
A septic race is born
Bleed and purge, a lesson never learned
Like black, hissing roaches
They always come back
They always come back again
Carved out from ice
Parasites of neo-Neolithic age
Dregs of pestilence
Children of the aftermath
Rise above, the archetype of man
A septic race is born
Bleed and purge, a lesson never learned
Like black, hissing roaches
They always come back
They always come back again
Cryptic life forms and crumbling icons
Ancestors, infected
They spread like viral fire
Embalming, dissolving
The meek inherit nothing
Scumrot humans storming over arctic deserts
A brave new world to conquer
And spread their seeds in virgin waste, end all
Spiral out their dead-end lives as carrion calls echo on
Acid fields, rivers of tar, endlessly
They always come back
They always come back again
Questi bastardi non muoiono mai
Si limitano a scivolare e strisciare attraverso la sporcizia ricaduta
Nessuno negherà
Le scimmie glabre realizzarono ciò che il loro dio aveva progettato
Mentre si svegliano da diciassette anni sepolti
Arrivò l'alba del necrocene
Generazione di rifiuti nucleari
Dissotterrati dalle ceneri sorgono
Frattaglie di Terra espulse
Scacciato via dalle sue ferite purulente
Arco del tempo assediato
Questa discreazione da cadavere
Alzati, l'archetipo dell'uomo
Nasce una razza settica
Sanguinamento ed eliminazione, una lezione mai appresa
Come scarafaggi neri e sibilanti
Tornano sempre
Tornano sempre di nuovo
Scavato dal ghiaccio
Parassiti dell'età neolitica
Feccia di peste
I figli del dopo
Alzati, l'archetipo dell'uomo
Nasce una razza settica
Sanguinamento ed eliminazione, una lezione mai appresa
Come scarafaggi neri e sibilanti
Tornano sempre
Tornano sempre di nuovo
Forme di vita criptiche e icone fatiscenti
Antenati, contagiati
Si diffondono come un fuoco virale
Imbalsamazione, dissolvenza
I miti non ereditano nulla
Umani Scumrot che invadono i deserti artici
Un nuovo mondo da conquistare
E spargono i loro semi nei rifiuti vergini, fine tutto
Le loro vite senza uscita si allungano mentre i richiami delle carogne risuonano
Campi acidi, fiumi di catrame, all'infinito
Tornano sempre
Tornano sempre di nuovo
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