Crujidos - Nacho Vegas, PAL

«Y si no encuentras fuerzas para salir de aquí

Yo las sacaré de donde sea y seguiré sin ti»

Me dijiste algo así con voz grave y resignada

Me grabé tus palabras y me vestí listo para comenzar

Día uno en pie, comienzo a andar

He de aguantar, lo puedo hacer

El día dos avanza hasta el final

Y llega el día tres, lo vuelvo a estropear

Así que vuelta a empezar

Día uno en pie, no he de pensar

Ya es día 2, Alprazolam

Comienzo a hablar y no me hago entender

Y llega el día tres, lo vuelvo a estropear

No preguntes ni por qué ni por qué no

Sólo yo sé el motivo y no es bonito

Me mudaré a otro sitio, me iré de esta ciudad

Pero ahora es de mí mismo de donde me quiero escapar

No me des flores cuando aquí hay lirios y rosas

Las querré el día en que ya no quede una sola

Entonces, ¿me complacerás?

Y dime, ¿cómo lo harás?

Día uno en pie, ¿qué puedo hacer

Para encontrar restos de fe?

El tiempo pasa doloroso y lento

Y luego en un momento lo vuelvo a joder

Y entonces vuelta a empezar.

Día una en pie, siento pensar

Cómo evitar sentir, pensar

Morir de sed y beber del mar

Y al segundo día he vuelto a fracasar

Si te miento no será por mezquindad

Estas penas siempre llegan por torpeza

Día uno en pie, ¿qué puedo hacer

Sino esperar verlo acabar?

El día terminó con un crujido

Me despierto herido y grito en soledad

Que es jodido ya lo sé

Pero no es dramático

Esto no es tan trágico

Esto no es un drama, no

Te diré mil cosas por las que llorar …

E se non trovi la forza di uscire di qui

Li prenderò da qualsiasi parte e continuerò senza di te»

Mi hai detto una cosa del genere con voce profonda e rassegnata

Ho registrato le tue parole e mi sono vestito pronto per partire

Primo giorno in piedi, comincio a camminare

Devo resistere, ce la posso fare

Il secondo giorno avanza fino alla fine

E arriva il terzo giorno, rovino di nuovo tutto

Quindi ricomincia

Il primo giorno in piedi, non devo pensare

È già il secondo giorno, Alprazolam

Comincio a parlare e non mi faccio capire

E arriva il terzo giorno, rovino di nuovo tutto

Non chiedere perché o perché no

Solo io conosco il motivo e non è carino

Mi trasferirò in un altro posto, lascerò questa città

Ma ora è da me che voglio scappare

Non darmi fiori quando qui ci sono gigli e rose

Li amerò il giorno in cui non ne sarà rimasto uno

Quindi mi accontenterai?

E dimmi, come lo farai?

Giorno uno in piedi cosa posso fare

Per trovare resti di fede?

Il tempo scorre dolorosamente lento

E poi tra un attimo manderò tutto a puttane di nuovo

E poi ricominciare.

Giorno uno in piedi, mi dispiace pensare

Come evitare di sentire, pensare

Morire di sete e bere dal mare

E il secondo giorno ho fallito di nuovo

Se ti mento, non sarà per meschinità

Questi dolori vengono sempre dalla goffaggine

Giorno uno in piedi cosa posso fare

Ma aspettare di vederla finire?

La giornata si è conclusa con uno scricchiolio

Mi sveglio ferito e urlo in solitudine

So già che è una cazzata

Ma non è drammatico

Non è così tragico

Questo non è un dramma, no

Ti dirò mille cose per cui piangere...