Di seguito il testo della canzone Reprise , artista - Sopor Aeternus & The Ensemble Of Shadows con traduzione
Testo originale con traduzione
Sopor Aeternus & The Ensemble Of Shadows
Hanging down from the ceiling … the old pendulum now rests,
Time stands still … — like iron — … in the house of the dead.
Our fragile souls lie weeping, sealed in sleep and balls of lead,
All flowers here are dust, but we can still recall their scent.
In filth, decay and disrelish the leg-less man lay kneeling,
Weeping petrified, out of his mind … — half buried, yet still breathing.
His lips are soft like powder and so cold … colder than snow;
Mingled with the dust he fell, all paralysed by flesh and bone.
«Forgive us, please, for we’re long fallen»,
Shivering carcass shuns the light,
Ancient bodies' fallen heaven, a dark star in a fallen sky.
«Flow my tears !», the angel said,
He forced a smile than bowed his head,
How much he wished that he could die … -
Tore his old wings off with a sigh.
Pendendo dal soffitto... il vecchio pendolo ora riposa,
Il tempo si è fermato... — come il ferro —... nella casa dei morti.
Le nostre fragili anime giacciono piangenti, sigillate nel sonno e palle di piombo,
Tutti i fiori qui sono polvere, ma possiamo ancora ricordare il loro profumo.
Nella sporcizia, nel decadimento e nell'indigenza l'uomo senza gambe giaceva inginocchiato,
Piangendo pietrificato, fuori di sé... — semisepolto, eppure respira ancora.
Le sue labbra sono morbide come cipria e così fredde... più fredde della neve;
Mischiato alla polvere che cadde, tutto paralizzato da carne e ossa.
«Perdonaci, ti prego, perché siamo caduti da tempo»,
La carcassa tremante rifugge la luce,
Il paradiso caduto degli antichi corpi, una stella oscura in un cielo caduto.
«Scorrono le mie lacrime!», disse l'angelo,
Si sforzò di sorridere poi chinò il capo,
Quanto desiderava di poter morire... -
Strappò le sue vecchie ali con un sospiro.
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