Profanum Vulgus - Revocation

Obelisks of avarice, building towers of vanity

Shielded from consequence in opulent majesty

I shall avert my gaze

From the profanum vulgaris

Shunning the needy and the lame

Those fit only to serve us

Corpulent gluttons prepare for the feast

Ravenous hunger, the dine on the weak

Egotist your avarice knows no bounds

Still you sit indignant on your throne of greed

Covetous hoarder of wealth, your lust for gold so obscene

Yet emptiness still fills you inside, the blight of the soulless king

Vultures circling above the carrion

Corpses picked clean in a lightless dawn

Predators of rapacity

Insatiable voracity

Manipulators expand the divide

Pitiful plebeians, the common herd I decry

Obelischi dell'avarizia, costruendo torri della vanità

Protetto dalle conseguenze in opulenta maestà

Distoglierò lo sguardo

Dal profano volgare

Evitando i bisognosi e gli zoppi

Quelli adatti solo a servirci

Golosi corpulenti si preparano per la festa

Fame famelica, cena per i deboli

Egoista, la tua avarizia non conosce limiti

Ancora siedi indignato sul tuo trono di avidità

Avido accaparratore di ricchezza, la tua brama d'oro così oscena

Eppure il vuoto ti riempie ancora dentro, la piaga del re senz'anima

Gli avvoltoi volteggiano sopra la carogna

Cadaveri raccolti in un'alba senza luce

Predatori della rapacità

Insaziabile voracità

I manipolatori espandono il divario

Plebei pietosi, il gregge comune che deploro