Di seguito il testo della canzone And Another Cist Looms , artista - Suidakra con traduzione
Testo originale con traduzione
Suidakra
So I reel away to a vale
Of cists in front of me
Endless buried names of forlorn games
Wilting I fall to the ground
Unable to reach the gate
The stones on which he lain all knew his name
Fare you well my mother
I shall search your flames
In the four winds of the land
Fare you well my dear son
Never forget the end
I awake by moonlight
Under a lorn tree
A forgotten might
Forces me to the sea
By a lonly seashore
A fair young naiad beholds me
The spray whispers my name
I laud her embrace, my wild young sea
So In desperate longing I take my path
Unable to turn around
A forgotten might lames my will
But in my dreams I can hear her voice
A flame in the dark
A forgotten might makes me chill
By a lonly tree
A fair maiden beholds me
Eyes of soil, a sylvan goddess
Her beauty lames my forlorn heart
Silently the stones whisper a name
I laud her embrace like a fuddled bard
So In desperate…
By a bleak ghastly champaign
A gibbous moon illuminates
Staring eyes in the wind
Burning like infernal blazes
I will never laud her cold embrace
But her flames calls my name
Quindi vallo in una valle
Di ciste di fronte a me
Infiniti nomi sepolti di giochi abbandonati
Appassimento cado a terra
Impossibile raggiungere il cancello
Le pietre su cui posò conoscevano tutte il suo nome
Addio mia madre
Cercherò le tue fiamme
Nei quattro venti della terra
Addio mio caro figlio
Non dimenticare mai la fine
Mi sveglio al chiaro di luna
Sotto un albero sconsolato
Un potere dimenticato
Mi costringe al mare
Da un lungomare di mare
Una bella giovane naiade mi guarda
Lo spray sussurra il mio nome
Lodo il suo abbraccio, il mio giovane mare selvaggio
Quindi, con un desiderio disperato, prendo la mia strada
Impossibile girare
Un dimenticato potrebbe zoppicare la mia volontà
Ma nei miei sogni posso sentire la sua voce
Una fiamma nell'oscurità
Un potere dimenticato mi fa raffreddare
Da un albero solo
Una bella fanciulla mi guarda
Occhi di terra, una dea silvana
La sua bellezza zoppica il mio cuore disperato
Silenziosamente le pietre sussurrano un nome
Lodo il suo abbraccio come un bardo confuso
Quindi nel disperato...
Da uno scuro orribile champagne
Una luna gibbosa si illumina
Occhi fissi nel vento
Bruciando come vampate infernali
Non loderò mai il suo freddo abbraccio
Ma le sue fiamme chiamano il mio nome
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