Milonga de la Anunciación - Astor Piazzolla, Amelita Baltar

Tres marionetas

-Chuecas y locas-

que una violeta en la boca me hincaron ayer

con un cuchillo en los dientes, por el reves

de mis caderas tordillas, surciendo van

un gran remiendo en flor

de hinojo y de sisal!

¡Ay!!!

Flaco y en banda

-¡Tan cadenero!-

me anda un Jesús chapaleando,

de cuarta, en la voz,

un cayenguito sobon

con un compas

de punto cruz;

y de un dulce barro torcaz

de punto cruz;

que hoy me ha puesto a temblar.

Y un angelito

De terracota,

Tuerto del grito en la rota

Viudez de un pretil,

Mascando un salmo en sanata, con un jazmín

Me ato un solsito de leche sobre el sutien

Que dos espantos de luz

Tengo atrás de la piel!

¡Dale, María!

Si nueve llantos

Son todo el pardo misterio que había que ver,

¡Que loco intento de espiga que vas a hacer!

¡Que dura rama celeste te va a crujir!

¡Dale que esta al venir!

¡Dale que duele bien!

Ay…

(Una estrofa igual a la segunda Integramente tarareada)

Tengo atorada tanta ternura

¡Que de una sola ternura a Dios puedo parir!

Y si es que nadie ya quiere de mi nacer,

En el rebozo robado de algún chaplín

Entre mis brazos dare

de mamar a un botín.

tre pupazzi

-Crooky e pazzo-

che ieri mi è rimasta in bocca una violetta

con un coltello tra i denti, all'indietro

dei miei fianchi grigi, in aumento se ne vanno

una grande macchia fiorita

di finocchio e sisal!

Oh!!!

Magro e in fascia

-Così alla moda!-

ho uno schizzare Gesù,

di quarto, nella voce,

un sobon cayenguito

con una bussola

punto croce;

e un dolce fango torcaz

punto croce;

che oggi mi ha fatto tremare.

e un angioletto

terracotta,

One-Eye del grido nel rotto

vedovanza di un parapetto,

Masticare un salmo in sanata, con un gelsomino

Aggiungo un po' di solsito di latte sul sutien

Che due paure della luce

Ho dietro la pelle!

Dai, Maria!

Se nove piange

Sono tutto il mistero marrone che doveva essere visto,

Che pazzo tentativo di picco che farai!

Che duro ramo celeste si spezzerà!

Facci sapere quando arriva!

Dagli quello che fa male!

Oh…

(Una strofa uguale alla seconda Interamente canticchiata)

Ho così tanta tenerezza bloccata

Che da una sola tenerezza a Dio io possa partorire!

E se nessuno vuole più la mia nascita,

Nello scialle rubato di qualche chaplín

Tra le mie braccia darò

per succhiare un bottino.