Di seguito il testo della canzone A la taverna del mar , artista - Lluís Llach con traduzione
Testo originale con traduzione
Lluís Llach
A la taverna del mar hi seu un vell
amb el cap blanquinós, deixat anar;
té el diari al davant perquè ningú no li fa companyia.
Sap el menyspreu que els ulls tenen pel seu cos,
sap que el temps ha passat sense cap goig,
que ja no pot donar l’antiga frescor d’aquella bellesa que tenia.
És vell, prou que ho sap;
és vell, prou que ho nota.
És vell, prou que ho sent cada instant que plora.
És vell, i té temps, massa temps per a veure-ho.
Era, era quan era ahir encara.
I se’n recorda del seny, el mentider,
com el seny que li va fer aquest infern
quan a cada desig li deia «demà tindràs temps encara».
I fa memòria del plaer que va frenar,
cada albada de goig que es va negar,
cada estona perduda que ara li fa escarni del cos llaurat pels anys.
A la taverna del mar, hi seu un vell
que, de tant recordar, tant somniar,
s’ha quedat adormit damunt la taula.
Un vecchio è seduto nella taverna sul mare
con la testa biancastra, lasciati andare;
ha il giornale davanti a sé perché nessuno gli fa compagnia.
Conosce il disprezzo che i suoi occhi hanno per il suo corpo,
sa che il tempo è passato senza gioia,
che non può più dare l'antica freschezza di quella bellezza che aveva.
È vecchio, ne sa abbastanza;
è abbastanza vecchio per notarlo.
È abbastanza grande da sentirlo ogni momento in cui piange.
È vecchio e ha tempo, troppo tempo per vederlo.
Era, era ancora ieri.
E ricorda il buon senso, il bugiardo,
come la saggezza che questo inferno gli ha fatto
quando diceva ad ogni desiderio "domani avrai ancora tempo".
E ricorda il piacere che lo ha rallentato,
ogni alba di gioia ha rifiutato,
ogni tempo perduto che ora gli fa deridere il corpo arato dagli anni.
Un vecchio siede nella taverna sul mare
che, da tanto ricordare, tanto sognare,
si è addormentato sul tavolo.
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