Mornes horizons - Paris Violence

Dans le sex-shop d’Alphonse Larvis

Il y a toutes les irisations du vice

Et un choix des plus «tendance», des séquelles

D’un demi-siècle de misère sexuelle

Sous les néons brillent àl'encre invisible

Les prophéties ôcombien prévisibles

Qui mettaient bien en rage vos parents

Et laissent aujourd’hui vos gosses indifférents

Tous nos sens se sont donc fourvoyés

Dans les rayons compliqués des hypermarchés

La libertédes plus extrêmes de nos désirs

Nous laisserait-elle sans plus rien ànous dire?

Attendre quoi, espérer quoi?

D’un système détraquéoùle client est roi

Rêver de quoi et croire en quoi?

En une partouze sordide oùl'on plongerait malgrésoi?

Dans le sex-shop d’Alphonse Larvis

Les cabines privées remplacent les strip-teases

Le plaisir de demain sera multimédia

Ou mieux, quitte àtout prendre, il ne sera pas

Réduire au minimum les contacts humains

Les saturer de relais indirects et sans fin

Partenaire artificielle en langage numérique

A l'étreinte glaciale comme un couloir de clinique

Tous nos sens se sont donc fourvoyés

Dans les labyrinthes de l'économie de marché

La libertédes plus extrêmes de nos désirs

Nous laisserait-elle sans plus rien ànous dire?

Attendre quoi, espérer quoi?

Un retour élégant àl'amour courtois?

Rêver de quoi et croire en quoi?

En un ersatz de bonheur dans un demi-coma?

Peut-être dans cette froide déroute

N’y a-t-il strictement plus rien àfoutre

Si l’horizon de l’homme contemporain

N'éclaire pas plus loin que sa main

Moi-même, obsédélambda

Pourquoi je traîne encore ici?

Testant des artefacts d'émois

Dans les sous-sols de la rue Saint Denis

Pervers au milieu des pervers

Recherchent la paix en enfer

Et le regard sous cellophane

Des muses toxicomanes

Alors pourquoi mon Dieu est-ce que j’aime donc tant

La morne servitude de ces plaisirs angoissants?

Alors pourquoi mon Dieu est-ce que j’aime donc tant

L’odeur entêtante des désinfectants?

Dentro il sexy shop di Alphonse Larvis

Ci sono tutte le iridescenze del vizio

E una scelta tra i sequel più "trendy".

Di mezzo secolo di miseria sessuale

Sotto le luci al neon brillano di inchiostro invisibile

Le oh così prevedibili profezie

Il che ha fatto arrabbiare molto i tuoi genitori

E oggi lascia i tuoi figli indifferenti

Quindi tutti i nostri sensi si sono smarriti

Nei complicati reparti degli ipermercati

Libertà dai nostri desideri più estremi

Non ci lascerebbe più niente da dirci?

Aspetta cosa, spera in cosa?

Di un sistema rotto dove il cliente è il re

Sognare cosa e credere in cosa?

In una sordida orgia in cui ci si immergerebbe suo malgrado?

Dentro il sexy shop di Alphonse Larvis

Le cabine private sostituiscono lo spogliarello

Il piacere di domani sarà multimediale

O meglio, anche se significa prendersela tutta, non lo sarà

Riduci al minimo il contatto umano

Saturali con relè indiretti e infiniti

Partner artificiale nel linguaggio digitale

Nel freddo abbraccio come un corridoio di una clinica

Quindi tutti i nostri sensi si sono smarriti

Nei labirinti dell'economia di mercato

Libertà dai nostri desideri più estremi

Non ci lascerebbe più niente da dirci?

Aspetta cosa, spera in cosa?

Un elegante ritorno all'amore cortese?

Sognare cosa e credere in cosa?

In un surrogato di beatitudine in semi-coma?

Forse in questa fredda rotta

Non c'è assolutamente più niente di cui fregarsene

Se l'orizzonte dell'uomo contemporaneo

Non brilla più lontano della sua mano

Io stesso, ossessionato

Perché sto ancora gironzolando qui?

Testare gli artefatti delle emozioni

Nei sotterranei di rue Saint Denis

Pervertiti tra pervertiti

Cerca la pace all'inferno

E l'aspetto di cellophan

Muse dipendenti

Allora perché mio Dio amo così tanto

La triste servitù di questi piaceri agonizzanti?

Allora perché mio Dio amo così tanto

L'odore inebriante dei disinfettanti?