Di seguito il testo della canzone Dans Quel Bourbier , artista - La Rumeur con traduzione
Testo originale con traduzione
La Rumeur
Dans quoi mais dans quel pays du siècle des Lumières
Eclairé à la connerie médiévale, cavalière
Je vis, grandis, évolue, cours après mon dû
Ma dignité, ma fierté d’individu, dans quels
Affres du monde où les fachos reconvertis au centre-pouvoir abondent
On voudrait qu’harmonieusement j’me fonde
Mais quelle terre d’asile, cliente des compagnies charters
Folle, friande, des camps d’rétention
Des discours vomis par Le Pen et son front
Boosteur de courbe d’Audimat à crever les plafonds
Repris en chœur d’la droite à sa gauche, on souhaiterait qu’j’honore
L’emblème, en fasse l'éloge
Dans quelle démocratie rassis en carton
Veut-on m’faire glisser un bulletin d’vote bidon
Aux élections, trappe à cons
Donner ma voix au choix, un chacal ou un loup
Te tracasse pas, la mienne est là
Tout dans c’lyrics
Elle sent bon la merde ou la pisse, empestera les urnes
Fera pas d’moi un bovin taciturne
Et m’range du côté d’ceux qui chire-dé de dégoût cet état de faits crasseux
Dans quel bourbier j’ai les pieds
Dans quelle
Contrée du progrès avorté
Dans quel
De quelle patrie des droits de l’Homme aux couilles en or
Du citoyen à haut pouvoir d’achat
On voudrait que j’entonne l’hymne national haut et fort
Faut dire qu’ici on se charge de nous l’apprendre, la Marseillaise
En nous cuisinant encore au fond des commissariats
Plantés sur des chaises, les menottes aux poignets
Face à des kisdés pédés qui sucrent les fraises
Avec à la clé, sévices labellisés
Gardiens d’la paix, de quelle paix?
De quel ordre établi, explique
De quel équilibre économique
On aimerait me voir dupe dans ce système de putes pour qu’une
Partie d’la France croisse dans l’opulence
S’empiffre jusqu'à l’indigestion
Jusqu'à gerber des coulis de pognon
A deux pas, est obligatoire et nécessaire que d’autres n’aient le droit
Que de s’taire et de prendre les coups
De conserver la tête et les pieds dans le trou
La liberté d'être privé de tout
De baver devant les vitrines
Sans pouvoir accéder à c’qu’elles illuminent
Et plonger dans la spirale et l’abîme
Ces schémas poussent au crime, restera
La fraternité dans l'égalité des chances à tomber
Pour des années
Sous le joug d’un magistrat, au moindre malheureux faux pas
C’est quoi cet étendard tricolore à la con
Hérité d’une révolution qui n’a jamais aboli l’exploitation
Quand j’grandirai on m’voit
Brandir et agiter
Lui qui s’est constamment fait un devoir
D’occulter et piétiner ma mémoire
De m’enterrer pour mieux réécrire mon histoire
Celle de nos parents
De tous les peuples qu’il a colonisés assidument
Des répressions sauvages en Algérie
Congo, Madagascar ou Indochine, la France cultive l’oubli
En efface les traces sous l’hypocrisie
Le strass de pseudo-repentir, oui
A juste titre, un pavé dans la main et vite
Laisse-moi fonce-dé les vitres
Des devantures pour leurs farces et attrapes démocratiques
Des façades embellies t’endormiraient, carotteurs étatiques
Les emblèmes républicains et gadgets, de l’escroquerie d'élite
In cosa ma in quale paese dell'Illuminismo
Illuminata in cazzate medievali, amazzone
Vivo, cresco, evolvo, corro dietro a ciò che mi è dovuto
La mia dignità, il mio orgoglio di persona, in cosa
Abbondano gli orrori del mondo in cui i fascisti riconvertiti al centro del potere
Vorremmo che armoniosamente mi sciogliessi
Ma che terra di asilo, cliente di compagnie di charter
Pazzo, amante dei campi di detenzione
Discorsi vomitati da Le Pen e dal suo fronte
Booster della curva delle valutazioni da sfondare il soffitto
Presi in coro da destra a sinistra, vorremmo che io onorassi
Lo stemma, lodatelo
In quale vecchia democrazia di cartone
Vuoi trascinarmi un ballottaggio fasullo
Alle elezioni, una trappola del cazzo
Dai la mia voce a una mia scelta, uno sciacallo o un lupo
Non preoccuparti, il mio è qui
Tutto in questo testo
Puzza di merda o piscio, puzza l'urna
Non fare di me una vacca taciturna
E schierati con coloro a cui non piace questo sporco stato di cose
In quale pantano ho i miei piedi
In quale
Terra del progresso abortito
In quale
Da quale patria dei diritti umani con le palle d'oro
Cittadino con alto potere d'acquisto
Vorrebbero che cantassi l'inno nazionale forte e chiaro
Devo dire che qui siamo responsabili di insegnarlo a noi marsigliesi
Cucinandoci di nuovo in fondo alle stazioni di polizia
Piantati sulle sedie, in manette
Di fronte a ragazzini omosessuali che addolciscono le fragole
Con la chiave, etichettata come abuso
Pacificatori, quale pace?
Di quale ordine stabilito, spiega
Che equilibrio economico
Vorrebbero vedermi ingannata in questo sistema di puttane in modo che a
Parte della Francia cresce in opulenza
Si riempie di indigestione
Fino a vomitare coulis di contanti
Due passi, è obbligatorio e necessario che gli altri ne abbiano il diritto
Allora stai zitto e prendi i colpi
Per tenere testa e piedi nella buca
La libertà di essere privati di tutto
Sbavare davanti alle finestre
Senza poter accedere a ciò che illuminano
E tuffati nella spirale e nell'abisso
Questi modelli portano al crimine, rimarranno
Fratellanza in pari opportunità per cadere
per anni
Sotto il giogo di un magistrato, almeno sfortunato passo falso
Cos'è questa stupida bandiera tricolore
Ereditato da una rivoluzione che non ha mai abolito lo sfruttamento
Quando sarò grande mi vedono
Brandire e agitare
Colui che ne ha fatto costantemente il suo dovere
Per oscurare e calpestare la mia memoria
Seppellirmi per riscrivere meglio la mia storia
Quella dei nostri genitori
Di tutti i popoli ha assiduamente colonizzato
Selvagge repressioni in Algeria
Congo, Madagascar o Indocina, la Francia coltiva l'oblio
Cancella le tracce con l'ipocrisia
Lo strass dello pseudo-pentimento, sì
Giustamente, un acciottolato in mano e in fretta
Fammi rompere le finestre
Vetrine per i loro scherzi e trucchi democratici
Le facciate abbellite vi farebbero addormentare, guardie statali
Emblemi e gadget repubblicani, truffa d'élite
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