Écoute le sang parler - La Rumeur
С переводом

Écoute le sang parler - La Rumeur

  • Альбом: L'ombre sur la mesure

  • Anno di rilascio: 2003
  • Lingua: francese
  • Durata: 3:29

Di seguito il testo della canzone Écoute le sang parler , artista - La Rumeur con traduzione

Testo " Écoute le sang parler "

Testo originale con traduzione

Écoute le sang parler

La Rumeur

Оригинальный текст

Écoute le sang parler, écoute le sang parler, écoute le sang parler

Écoute le sang parler, écoute le sang parler, écoute le sang…

On nous a confisqué nos vies, paroles d’un père de famille instruit

Loin, très loin de ces comptes rendus accablants

Un regard noir suffit, jeté du coin de l'œil

Crevé d’orgueil et de mépris pour éveiller ces instants enfouis

Avec le prima du verbe sur leurs écrits, intoxiqués de références

Falsifiés jusqu'à la moelle des os, aussi inepte que sans honte

Me dit mon père, à relater des affres sans colmater ces balafres

Et cicatrices de guerre laissées par des années de torture

Entre les rouages d’une machine à broyer nos traditions et cultures

Parle-moi de ces milliers d’hommes sacrifiés au pays

Parle-moi de ceux qui, à l’heure où j'écris

Creusent de leurs mains des fosses communes, une par une

Pour accueillir leur destin

Parle-moi de ces réclamations ouvrières noyées dans le sang

Puis de ces consensus de bons sentiments humanitaires de ces blancs

Donneurs de tapes dans le dos, amateurs d’exotisme

L’exemple d’une vertu chrétienne suppôt du colonialisme

Dans ces longs silences d’après témoignages dignes d’une éloge funèbre

Mon père, avec cette lucidité d’un grand révolutionnaire

Me fait comprendre que la peur n’est qu’une mauvaise conseillère

Et le doute l’entreprise du bourreau

Pendant que l’Afrique compte ses morts, ses mythes et ses corbeaux

Écoute le sang parler, écoute le sang parler, écoute le sang parler

Écoute le sang parler, écoute le sang parler, écoute le sang…

On partait à l'école nu-pieds chercher le savoir

Chemise et short immaculés, impeccablement repassés

Jusque tard le soir, après des kilomètres de champs entourés de mystère

Des chemins jonchés de pierres, en pleine nuit noire, se souvient mon père

Aujourd’hui, ce ne sont que des restes, des dettes

Des chapes de pneus consumées sur la terre battue

Quelques douilles éparpillées sur le sol

Des vieux barils perdus et autres stigmates d’affrontements récents

Entre ces jeunes émeutiers qui rêvent de liberté

Et ces patrouilles discrètes qui perpétuent l’horreur de 34 années sanglantes

d’une dictature de fer, dans ces rues devenues mornes comme des cimetières

Où sont ces hommes dont les récits nous interrogent sur ce que nous sommes?

Avec cette nostalgie des poètes de la négritude

Ces chants qui ont bercés notre enfance, ces griots narrateurs des blessures de

nos ancêtres portent-ils toujours nos inquiétudes?

Loin des clichés indécents qui n’ont rien d’autre à dire

Que cette misère noire ne nous enlève pas le sourire !

Enfant du pays, le drame de toute une époque

Que tu traverses ne t’a pas épargné, n’est-ce pas?

Le poison de la désinformation a eu raison des vérités de l’histoire

Qui t’accompagneront, au grand péril de ton exil, paraît-il

Vers une France si généreuse et porteuse de progrès

Où s’enracine le mépris dans chaque pas que tu fais

En quelques mots, si le fatalisme et l’isolement prédomine ici

La haine trouvera son écho

Et l’Afrique compte ses morts, ses mythes et ses corbeaux

Écoute le sang parler, écoute le sang parler, écoute le sang parler

Écoute le sang parler, écoute le sang parler, écoute le sang…

Перевод песни

Ascolta i discorsi del sangue, ascolta i discorsi del sangue, ascolta i discorsi del sangue

Ascolta il sangue parlare, ascolta il sangue parlare, ascolta il sangue...

Le nostre vite sono state confiscate, parole di un padre di famiglia istruito

Lontano, molto lontano da questi resoconti schiaccianti

Basta uno sguardo, scacciato con la coda dell'occhio

Bruciato dall'orgoglio e dal disprezzo per risvegliare questi momenti sepolti

Con la prima del verbo sui loro scritti, dedito ai riferimenti

Falsato fino al midollo, tanto inetto quanto spudorato

Mi dice mio padre, di raccontare le fitte senza sigillare queste cicatrici

E le cicatrici di guerra lasciate da anni di torture

Tra gli ingranaggi di una macchina per macinare le nostre tradizioni e culture

Raccontami di quelle migliaia di uomini sacrificati nel Paese

Raccontami di chi, mentre scrivo

Scavare fosse comuni con le proprie mani, una per una

Ad accogliere il loro destino

Raccontami di quelle lamentele sul lavoro affogate nel sangue

Poi di questi consensi di buoni sentimenti umanitari di questi bianchi

Datori di pacche sulle spalle, amanti dell'esotismo

L'esempio di una virtù cristiana supposta al colonialismo

In questi lunghi silenzi secondo testimonianze degne di un elogio

Mio padre, con la lucidità di un grande rivoluzionario

Mi fa capire che la paura è solo un cattivo consigliere

E dubitare degli affari del boia

Mentre l'Africa conta i suoi morti, i suoi miti ei suoi corvi

Ascolta i discorsi del sangue, ascolta i discorsi del sangue, ascolta i discorsi del sangue

Ascolta il sangue parlare, ascolta il sangue parlare, ascolta il sangue...

Andavamo a scuola a piedi nudi per cercare la conoscenza

Maglia e pantaloncini immacolati, stirati in modo impeccabile

Fino a tarda notte, dopo chilometri di campi avvolti nel mistero

Strade cosparse di sassi, nel mezzo di una notte buia, ricorda mio padre

Oggi sono solo avanzi, debiti

I battistrada dei pneumatici consumati sullo sporco

Alcuni bossoli sparsi sul pavimento

Vecchie botti perse e altre cicatrici di recenti scontri

Tra questi giovani rivoltosi che sognano la libertà

E questi pattugliamenti discreti che perpetuano l'orrore di 34 anni di sangue

di una dittatura ferrea, in queste strade diventano squallide come cimiteri

Dove sono questi uomini le cui storie ci chiedono cosa siamo?

Con questa nostalgia per i poeti della negritudine

Queste canzoni che hanno scosso la nostra infanzia, questi griot narratori delle ferite di

i nostri antenati sopportano ancora le nostre preoccupazioni?

Lungi da luoghi comuni indecenti che non hanno altro da dire

Che questo squallore non ci faccia sorridere!

Figlio di campagna, il dramma di un'intera epoca

Quello che stai passando non ti ha risparmiato, vero?

Il veleno della disinformazione ha superato le verità della storia

Chi ti accompagnerà, a grande rischio del tuo esilio, a quanto pare

Verso una Francia così generosa e che porta progresso

Dove il disprezzo è radicato in ogni passo che fai

In poche parole, se qui prevalgono il fatalismo e l'isolamento

L'odio troverà la sua eco

E l'Africa conta i suoi morti, i suoi miti ei suoi corvi

Ascolta i discorsi del sangue, ascolta i discorsi del sangue, ascolta i discorsi del sangue

Ascolta il sangue parlare, ascolta il sangue parlare, ascolta il sangue...

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