Bienvenido al secadero - Marea
С переводом

Bienvenido al secadero - Marea

Альбом
En mi hambre mando yo
Год
2011
Язык
`spagnolo`
Длительность
220420

Di seguito il testo della canzone Bienvenido al secadero , artista - Marea con traduzione

Testo " Bienvenido al secadero "

Testo originale con traduzione

Bienvenido al secadero

Marea

Оригинальный текст

Agua que reconcome, desgasta y taladra

No mojará mi posada sin luz

Que aquí me atrevo a enjaularla y decirle de todo

Y se me enamora

Vuelve cuando me encuentro salvando los muebles

Para apilarlos y darles de arder

Para que ría y se haga de día sin amanecer

Sabe que la convido a comerse las llaves

Del purgatorio de mi naufragar

Que no conozco yesaire tan fino que luzca mi carraspera

Y temple mi torpe envite de acero caliente

Para joder con las patas de atrás

Y dar la vuelta y buscar la reyerta en otro trashumar

Bienvenido al secadero, ven a ver el desconcierto

Que tocan a muerto los kinkis besando con saña, los poligoneros

Los faquires que se acuestan junto a mí

Y apuntalan, escupiendo al viento, mis entrañas de viejo

Saca pa' los mosquitos el clavo y la albahaca

Que una ambrosía por fin sacaré

De mis recuerdos infectos en donde no flotan las carabelas

Llenas de redileo, trasquile y cadenas

Pero este sauce quiere sonreír

Y en adelante le queda el desplante para resistir

Перевод песни

Acqua che mangia, indossa e trapani

Non bagna la mia locanda senza luce

Che qui oso metterla in gabbia e raccontarle tutto

e mi innamoro

Torna quando salverò i mobili

Per impilarli e dar loro fuoco

In modo che rida e diventi giorno senza alba

Sa che l'ho invitata a mangiare le chiavi

Dal purgatorio del mio naufragio

Che non conosco il gesso così fine da sembrare la mia gola graffiante

E tempra la mia goffa spinta di acciaio caldo

Fottere con le gambe da dietro

E girati e cerca la rissa in un altro girovagare

Benvenuto nell'essiccatore, vieni a vedere lo smarrimento

Che i kinki tocchino i morti che si baciano ferocemente, i poligoneros

I fachiri che giacciono accanto a me

E sorreggono, sputando al vento, le mie antiche viscere

Eliminate i chiodi di garofano e il basilico per le zanzare

Che un'ambrosia che finalmente tirerò fuori

Dei miei ricordi infetti dove le caravelle non galleggiano

Pieno di ovili, cesoie e catene

Ma questo salice vuole sorridere

E d'ora in poi ha la maleducazione per resistere

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