Ciudad de los gitanos - Marea
С переводом

Ciudad de los gitanos - Marea

  • Альбом: 28.000 puñaladas

  • Anno di rilascio: 2004
  • Lingua: spagnolo
  • Durata: 4:47

Di seguito il testo della canzone Ciudad de los gitanos , artista - Marea con traduzione

Testo " Ciudad de los gitanos "

Testo originale con traduzione

Ciudad de los gitanos

Marea

Оригинальный текст

Los caballos negros son.

Las herraduras son negras.

Sobre las capas relucen

Manchas de tinta y de cera.

Tienen, por eso no lloran,

De plomo las calaveras.

Con el alma de charol

Vienen por la carretera.

Oh ciudad de los gitanos!

Quin te vio y no te recuerda?

Ciudad de dolor y almizcle

Con las torres de canela.

Oh ciudad de los gitanos!

Quin te vio y no te recuerda?

Apaga tus verdes luces

Que viene la benemrita.

La ciudad, libre de miedo,

Multiplicaba sus puertas.

Cuarenta guardias civiles

Entran a saco por ellas.

Los relojes se pararon

Y el coac de las botellas

Se disfraz de noviembre

Para no infundir sospechas.

Por las calles de penumbra,

Huyen las gitanas viejas

Con los caballos dormidos

Y las orzas de monedas.

Por las calles empinadas

Suben las capas siniestras,

Dejando detrs, fugaces,

Remolinos de tijeras.

Oh ciudad de los gitanos!

Quin te vio y no te recuerda?

Dejadla lejos del mar

Sin peines para sus crenchas.

Oh ciudad de los gitanos!

Quin te vio y no te recuerda?

Que te busquen en mi frente.

Juego de luna y arena.

Rosa la de los Camborios,

Gime sentada en su puerta

Con sus dos pechos cortados

Puestos en una bandeja.

Pero la Guardia Civil

Avanza sembrando hogueras,

Donde joven y desnuda

La imaginacin se quema.

Oh ciudad de los gitanos!

Quin te vio y no te recuerda?

Que te busquen en mi frente.

Juego de luna y arena.

Oh ciudad de los gitanos!

La Guardia Civil se aleja

Por un tnel de silencio

Mientras las llamas te cercan.

Перевод песни

I cavalli neri lo sono.

I ferri di cavallo sono neri.

Sugli strati brillano

Macchie di inchiostro e cera.

Hanno, ecco perché non piangono,

Teschi di piombo.

Con l'anima della vernice

Vengono giù per la strada.

Oh città degli zingari!

Chi ti ha visto e non si ricorda di te?

Città del dolore e del muschio

Con le torri di cannella.

Oh città degli zingari!

Chi ti ha visto e non si ricorda di te?

spegni le luci verdi

Che il degno sta arrivando.

La città, libera dalla paura,

Moltiplicò le sue porte.

Quaranta guardie civili

Vanno per loro.

gli orologi si sono fermati

E il brandy dalle bottiglie

È il costume di novembre

Per non destare sospetti.

Per le strade buie,

I vecchi gitani scappano

Con i cavalli addormentati

E le orze di monete.

per le strade ripide

Gli strati sinistri si alzano,

lasciando dietro, fugace,

Vortici a forbice.

Oh città degli zingari!

Chi ti ha visto e non si ricorda di te?

lasciala lontana dal mare

Niente pettini per le loro ciocche.

Oh città degli zingari!

Chi ti ha visto e non si ricorda di te?

Lascia che ti cerchino davanti a me.

Gioco Luna e sabbia.

Rosa dei Camborios,

Geme seduto alla sua porta

Con entrambi i seni tagliati

Metti su un vassoio.

Ma la Guardia Civile

Anticipo la semina dei falò,

dove giovane e nudo

L'immaginazione brucia.

Oh città degli zingari!

Chi ti ha visto e non si ricorda di te?

Lascia che ti cerchino davanti a me.

Gioco Luna e sabbia.

Oh città degli zingari!

La Guardia Civile si allontana

Attraverso un tunnel di silenzio

Mentre le fiamme ti circondano.

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