Como los trileros - Marea
С переводом

Como los trileros - Marea

  • Альбом: Coces al Aire 1997-2007

  • Anno di rilascio: 2007
  • Lingua: spagnolo
  • Durata: 4:31

Di seguito il testo della canzone Como los trileros , artista - Marea con traduzione

Testo " Como los trileros "

Testo originale con traduzione

Como los trileros

Marea

Оригинальный текст

Debajo de mi mesa sudan los manteles

Si me echan las cortinas rompo los rieles

Y sube un martinete por las escaleras

Más fino que el coral para que tú me quieras

Y mientras tanto se va anegando el día

Resuena el fuelle con la mirá perdía

Y pongo el cazo para achicar porquería

Si voy cuesta arriba, tú me agarras

Y otra vez le meto mano al suelo

Con saliva en los dedos, como los trileros

Y me llevas a coger chatarra

De ésa que hay tirada por tus sueños

Con un ojo en la espalda, como los trileros

Si el cielo me ata corto, ladran los cuquéeles

Culeo, me encabrito, rompo los reteles

Y tápiame la playa y cemento a la arena

Si mi buenaventura nunca fue tan buena

Y los sudores afilando alicates

Pal calorcillo, que no hay quien lo desate

Y apaño miga sin que la vida me mate

Si voy cuesta arriba, tú me agarras

Y otra vez le meto mano al suelo

Con saliva en los dedos, como los trileros

Y me llevas a coger chatarra

De ésa que hay tirada por tus sueños

Con un ojo en la espalda, como los trileros

Y esconde la sorna, el manró y los jurdeles

Si vienen los payos, los picos, las leyes

Cucharas que nos guardan en la extraíble

Respeta a tus batos y nunca les bailes

El agua a otras manos

Ni bebas los mares por nadie

Que la sangre te quiera beber

Por nosotros no muere un debel

Que no han de corrernos randando sus peras

Y su puta madre que aguante las velas

Que mueran costaleros que quieran coger

Nuestros pies de madrea

Que abrazan las brasas sin nadie que vea

Que el día está herido y la noche cojea

Y jalea, que les duele vernos recoger

La alegría en puñados de a diez

Y con ella saciar el puchero

Que el ruido de tripas es un sonajero

Y en cueros, se adormece como un churumbel

El amor verdadero

Que no le hace falta deshojar claveles

Ni billetes gordos, ni lucir laureles

¡qué vuelen!, que nos dejen en paz recoger

La alegría en puñados de a diez

---Que no queremos ser tanto

Queremos vivir en nuestra tierra

Agrietada de manantiales cristalino

Andar un poco más lejos que las fronteras

Por la sublime añoranza del regreso

Que no queremos ser tanto

Queremos ser un poco de sol y un poco de noche

Queremos ser viento y calma

Tormenta, lluvia y olor de tierra mojada.---(Manolillo Chinato)

Перевод песни

Sotto il mio tavolo sudano le tovaglie

Se mi tirano addosso le tende, rompo i binari

E accompagna un battipalo su per le scale

più fine del corallo perché tu mi ami

E intanto il giorno sta annegando

Il mantice risuona con la vista perduta

E ho messo il secchio per ridurre le schifezze

Se vado in salita, mi prendi

E di nuovo ho messo la mano a terra

Con la saliva sulle dita, come i bossoli

E tu mi porti a prendere spazzatura

Di quello che viene lanciato dai tuoi sogni

Con un occhio dietro, come i boss

Se il cielo mi stringe, i cuquéel abbaiano

Vado in giro, mi arrabbio, rompo le barriere

E coprire la spiaggia e cementare la sabbia

Se la mia fortuna non fosse mai stata così buona

E le pinze per affilare i sudore

Calore amico, che non c'è nessuno che lo sleghi

E gestisco le briciole senza che la vita mi uccida

Se vado in salita, mi prendi

E di nuovo ho messo la mano a terra

Con la saliva sulle dita, come i bossoli

E tu mi porti a prendere spazzatura

Di quello che viene lanciato dai tuoi sogni

Con un occhio dietro, come i boss

E nasconde il sarcasmo, il manró e i jurdele

Se arrivano i guadagni, i picchi, le leggi

Cucchiai che ci tengono nel removibile

Rispetta i tuoi batos e non ballare mai con loro

L'acqua ad altre mani

Non bere i mari per nessuno

Che il sangue ti vuole bere

Per noi un debole non muore

Che non dovrebbero scappare da noi sbraitando le loro pere

E la sua fottuta madre tiene le candele

Lascia morire costaleros che vogliono prendere

I nostri piedi di madre

Che abbracciano le braci senza nessuno da vedere

Che il giorno è ferito e la notte zoppica

E gelatina, fa male vederci riprendere

La gioia in manciate di dieci

E con esso spegnere la pentola

Quel rombo di pancia è un sonaglio

E in pelle, si addormenta come un churumbel

Il vero amore

Che non hai bisogno di spogliare i garofani

Né banconote grasse, né allori

lasciali volare!, lasciaci in pace a raccogliere

La gioia in manciate di dieci

---Che non vogliamo essere così tanto

Vogliamo vivere nella nostra terra

Incrinato da sorgenti cristalline

Vai un po' oltre i confini

Per il sublime desiderio del ritorno

Che non vogliamo essere così tanto

Vogliamo essere un po' di sole e un po' di notte

Vogliamo essere vento e calma

Tempesta, pioggia e odore di terra bagnata.---(Manolillo Chinato)

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