El hijo de la Inés - Marea
С переводом

El hijo de la Inés - Marea

  • Альбом: 28.000 puñaladas

  • Anno di rilascio: 2004
  • Lingua: spagnolo
  • Durata: 4:48

Di seguito il testo della canzone El hijo de la Inés , artista - Marea con traduzione

Testo " El hijo de la Inés "

Testo originale con traduzione

El hijo de la Inés

Marea

Оригинальный текст

Buscaré tu jaula a tientas

Pa que otra vez me mientas

Y digas que no hay carbón

Que manche mi almohada

Que el alma me chilla

Que salen astillas de mi corazón

Sube conmigo a la acera

Verás la tiritera que da de ver el color

Que dan a la tierra los hijos de perra

Que pintan de oscuro todo corazón

Que se atreva a latir

Y quieren derribar el tronco

De ruiseñores roncos

Donde vivimos tú y yo

Que no tiene dueño, ni dioses, ni reyes

Que suenen los muelles de mi corazón

«ten cuidao con la luna" — dicen las estrellas-

Más guapa que ninguna me quedo con ella otra vez

Me mata pero a gatas vuelvo a nacer

Bizquean las farolas de los sueños míos

Mis pensamientos llenan de escombros el río de miel

De cada sitio que toca su piel

Mi madriguera tiene cuatro mil ventanas

Para salir corriendo si me viene en gana correr…

Y que amanezca si va a amanecer

Que el hijo de la Inés me ha roto las esquinas

Para que en mi azotea aniden golondrinas, ya ves

No sabe ná de lo que hay que saber

Y en su patio caen las pinzas de la ropa de algún Dios

Para que le abra la puerta

Y en el mío, de cuclillas, se ha puesto a cagar el sol

Para que nunca me duerma

Que dicen que la noche se ha quedado corta

A ti te da lo mismo y a mi no me importa, y ayer…

¿qué voy a hacerle si ayer era ayer?

Que el hijo de la Inés no entiende de colores

Y dice que entre amores nunca se ha caído de pie

Que se descuida y se vuelve a caer

Y en su patio caen las pinzas de la ropa de algún Dios

Para que le abra la puerta

Y en el mío, de cuclillas, se ha puesto a cagar el sol

Para que nunca me duerma

Перевод песни

Cercherò la tua gabbia

in modo che tu mi menti di nuovo

E dire che non c'è carbone

che macchiano il mio cuscino

che l'anima mi urla

Che le schegge escono dal mio cuore

Sali sul marciapiede con me

Vedrai lo spettacolo di marionette che dà per vedere il colore

Cosa danno alla terra i figli di puttana

Che dipingono ogni cuore di scuro

che osa battere

E vogliono far cadere il tronco

di usignoli rochi

dove viviamo io e te

Che non ha proprietario, né dei, né re

Lascia che le molle del mio cuore suonino

"Stai attento con la luna" - dicono le stelle-

Più bella di tutte rimango di nuovo con lei

Mi uccide ma a quattro zampe rinasco

I lampioni dei miei sogni strizzano gli occhi

I miei pensieri riempiono di detriti il ​​fiume di miele

Di ogni luogo che tocca la tua pelle

La mia tana ha quattromila finestre

Scappare se ho voglia di correre...

E lascia che sorga se sta per sorgere

Che il figlio di Inés mi ha rotto gli angoli

Così che le rondini nidificano sul mio tetto, vedi

Non sa nulla di ciò che c'è da sapere

E nel suo cortile cadono alcune mollette di Dio

Per lui aprire la porta

E nel mio, accovacciato, ha iniziato a cagare al sole

In modo che non mi addormenti mai

Dicono che la notte sia scesa

Non importa a te ea me non importa, e ieri...

Cosa farò se ieri fosse ieri?

Che il figlio di Inés non capisca i colori

E dice che tra gli amori non è mai caduto in piedi

Questo viene trascurato e cade di nuovo

E nel suo cortile cadono alcune mollette di Dio

Per lui aprire la porta

E nel mio, accovacciato, ha iniziato a cagare al sole

In modo che non mi addormenti mai

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