Latido jondo - Marea
С переводом

Latido jondo - Marea

Альбом
28.000 puñaladas
Год
2004
Язык
`spagnolo`
Длительность
298740

Di seguito il testo della canzone Latido jondo , artista - Marea con traduzione

Testo " Latido jondo "

Testo originale con traduzione

Latido jondo

Marea

Оригинальный текст

Si ves que lloro, tírame una trenza

No seas pelleja y despeja el torreón, mira a ver

Que ataos con un cordel te ofrezco mis respetos

Ni te la meto ni te pongo un cascabel

Que el llorar es por tus ojos, no es por cojones

Que si me miras van cantando Camarones

Por seguirillas, latiendo bajo

Como el badajo que hay en nuestros corazones

Que no palpita, que pega voces

Que está hasta el coño de mentiras y de roces

No quiera el otoño que se pare por mí

Si ves que pego coces en la cuadra

Abre la puesta y despierta, que no voy a meter

Mi vida en tu sostén, ni la tuya en un marco

Demasiado charco pa este barco de papel

De besar… beso a la luna, pa hacerte un feo

Me da un deseo y pido el mango de una escoba

De lomo bravo, de pelos tiesos

Para montarla o pa mover la sopa boba

Que he comerme solo y compuesto

Y lo que sobre… a los geranios de tus tiestos

No quiera el otoño marchitarlos por mí

Que la madrugada sólo se dedique a pudrir tendederos

Que la hagan morir resaca y luceros

Por sus tuberías corren poesías de lo que más quiero

Y lo quiero perder… no quiero querer

Latido jondo es lo que quiere tener

Mi cama que no tiene sueño

Un ruido sordo, potro de rabia y miel

De la piel hacia dentro

Latido jondo, más hondo que un mar de hiel

Amargo del fondo hasta el techo

Ratas a bordo y tira millas

Que en la orilla nadie nos puede ver

Si oyes que llueve ruina en la despensa

Dale a las ubres, las manos nunca piensan ni ven

Que ya no hay más que ver, ni luz, ni Dios que baje

Ni más brebaje pa abrevar que el de tu sed

De beber… bebo por gula, no por sediento

Me importa poco si fue uno o fueron cientos

Los paladares que echas de menos

Que pa mi credo solo quiero un mandamiento

Y es que mis labios secos de invierno

Sigan lamiendo las hojitas de un cuaderno

No quiera el otoño deshojarlo por mí

Que la madrugada sólo se dedique a pudrir tendederos

Si quiere perder, si quiere querer

Latido jondo

Es lo que quiero tener

Перевод песни

Se vedi che piango, lanciami una treccia

Non essere magro e libera la torre, guarda per vedere

Legatevi con uno spago, vi offro i miei omaggi

Non te lo metto né metto un campanello su di te

Quel pianto è per i tuoi occhi, non per le palle

Che se mi guardi stanno cantando Shrimp

Da seguirillas, battendo basso

Come il batacchio che è nei nostri cuori

Che non pulsa, che colpisce le voci

Chi è stufo di bugie e frizioni

Non voglio che l'autunno si fermi per me

Se vedi che ti ho colpito, calci nel blocco

Apri la porta e svegliati, non ho intenzione di metterla

La mia vita nel tuo reggiseno, non la tua in una cornice

Troppa pozzanghera per questa barchetta di carta

Baciare... baciare la luna, per renderti brutta

Mi esprime un desiderio e io chiedo un manico di scopa

Con una schiena coraggiosa, con i capelli rigidi

Per montarlo o per spostare la zuppa di boba

Che ho mangiato da solo e composto

E ciò che resta... ai gerani nei tuoi vasi

Non lasciare che l'autunno li appassisca per me

Che la mattina presto sia dedicata solo a stendibiancheria che marciscono

Che la fanno morire per i postumi di una sbornia e le stelle

Le poesie di ciò che amo di più scorrono attraverso i suoi tubi

E voglio perderlo... non voglio volerlo

Il battito cardiaco di Jondo è quello che vuoi avere

Il mio letto insonne

Un tonfo, puledro di rabbia e miele

Dalla pelle dentro

Battito cardiaco profondo, più profondo di un mare di galle

Amaro dal basso verso l'alto

Ratti a bordo e fare miglia

Che sulla riva nessuno può vederci

Se lo senti piovere rovina nella dispensa

Colpisci le mammelle, le mani non pensano né vedono mai

Che non c'è più da vedere, nessuna luce, nessun Dio che scenda

Non c'è più intruglio da bere di quello della tua sete

Da bere... Bevo per avidità, non per sete

Non mi interessa se erano uno o centinaia

I palati che ti mancano

Che per il mio credo voglio un solo comandamento

Ed è che le mie labbra secche d'inverno

Continua a leccare le pagine di un taccuino

Non lasciare che l'autunno me lo spogli

Che la mattina presto sia dedicata solo a stendibiancheria che marciscono

Se vuoi perdere, se vuoi amare

battito cardiaco profondo

È quello che voglio avere

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