Por cuatro perras - Marea

Contigo me despeño sin saber adonde vamos

Y que mis poemas se los coman los marranos

Que mastiquen las piedras que duermen en mi paladar

Si nos salen raíces tendremos que arrancarnos

Si no es suficiente nos pondremos a espulgarnos

Que sean pa' los cochinos nuestras liendres miguitas de pan

Se comerán los cerdos los sueños que no tuve

Que tuvieron ganas de follarse hasta las nubes

Que saben que mi ventolera fue sólo ladrar

Saben que la razón ni me falta ni me asiste

Y tengo corazón pa' que no te pongas triste

Y juntitos no teniendo nada, sobre la mitad

A bellota me saben los labios

A mierda la boca y a barro las manos

Cuando no nos vemos, y al ladito estamos

A bellota, de hocico en hocico

De tanto dolernos, de meter el pico

De no despiojarnos

Lo que les sabe a humo, a mí me sabe a tierra

Y, aunque mis gruñidos los vendí por cuatro perras

Me queda un poco de tinta para emborronar

Y apagar las colillas en todos los recuerdos

Que fueron semilla pero ahora son crisantemos

Que esperan que, envuelto en madera, los vaya a besar

Con te cado senza sapere dove stiamo andando

E che le mie poesie siano mangiate dai maiali

Che mastichino i sassi che dormono sul mio palato

Se facciamo crescere le radici dovremo sradicare

Se non è abbastanza, ci mettiamo al lavoro

Lascia che le nostre lendini siano briciole di pane per i maiali

I sogni che non ho fatto saranno mangiati dai maiali

Che si volevano fottere a vicenda fino alle nuvole

Sanno che il mio vento stava solo abbaiando

Sanno che la ragione non mi manca né mi aiuta

E ho un cuore in modo che tu non diventi triste

E insieme non avendo niente, circa la metà

Le mie labbra sanno di ghianda

Fottiti la bocca e infanga le mani

Quando non ci vediamo, e alla porta accanto ci siamo

A una ghianda, dal muso al muso

Da tanto dolore, dal mettere il becco

Di non disintossicarci

Quello che sa di fumo per loro sa di sporco per me

E nonostante i miei ringhi l'ho venduto per quattro femmine

Mi è rimasto un po' di inchiostro da sbavare

E tira fuori i mozziconi di tutti i ricordi

Erano semi ma ora sono crisantemi

Chi si aspetta che, avvolto nel legno, li bacerò